Modica in dissesto finanziario: nominata la Commissione straordinaria di liquidazione

Con decreto del Presidente della Repubblica, è stata ufficialmente nominata la Commissione straordinaria di liquidazione che avrà il delicatissimo compito di gestire la massa debitoria del Comune di Modica, a seguito della dichiarazione di dissesto finanziario.
Una fase dolorosa ma necessaria
Si apre così una fase delicata e dolorosa per la città, che impone un profondo esame di coscienza collettivo e che dovrebbe segnare una netta discontinuità rispetto alla gestione del passato recente. Il dissesto rappresenta uno spartiacque, un’occasione per rivedere modelli di gestione e ristabilire un rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini.
Le parole del vicesegretario del PD di Modica
“Auspico con forza – dichiara il vicesegretario del Partito Democratico di Modica, Francesco Stornello – che la Commissione ponga al centro della propria azione i tanti creditori onesti: imprenditori, professionisti, lavoratori e realtà del terzo settore che, in buona fede, hanno eseguito lavori e fornito beni, servizi e prestazioni al Comune, confidando che l’Amministrazione rispettasse i propri impegni”.
Stornello sottolinea come molti fornitori abbiano atteso per anni i pagamenti, ricevendo in cambio soltanto promesse sistematicamente disattese dalla precedente amministrazione, guidata da Ignazio Abbate. “A loro va oggi il nostro pensiero”, aggiunge, rimarcando l’importanza di tutelare chi ha creduto nelle istituzioni e nello Stato di diritto.
Trasparenza, rigore ed equità
Il Partito Democratico, prosegue Stornello, vigilerà affinché il percorso della liquidazione non si trasformi in un ulteriore danno per chi è già stato penalizzato. “Occorre trasparenza, rigore, ma soprattutto equità, affinché le scelte della Commissione restituiscano presto fiducia e dignità a chi ha subito le conseguenze di una gestione scellerata”.
Infine, l’esponente del PD ribadisce che il risanamento finanziario dovrà accompagnarsi a un riscatto morale e politico, affinché la città possa ripartire con basi più solide e una visione più giusta della cosa pubblica.