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Virus influenzale aggressivo: in Sicilia vaccini gratis per bambini, anziani e soggetti a rischio

La campagna vaccinale inizierà il prossimo 6 novembre, per poi concludersi il 28 febbraio 2020

(3 ottobre 2019)

“Quest’anno gli infettivologi hanno previsto un virus molto aggressivo, che finirà per aggredire circa 6 milioni di italiani, oltre agli altri 8 milioni colpiti dai cosiddetti virus simil-influenzali della stagione autunno-inverno” – ha recentemente riportato l’Ordine dei Medici. Si prevede, quindi, un virus molto aggressivo, che colpirà persone di tutte le età e che probabilmente le obbligherà a stare a letto per molti giorni. Ma prevenire si può grazie al virus influenzale, la cui campagna inizierà il prossimo 6 novembre, per poi concludersi il 28 febbraio 2020, presso gli ambulatori dei medici di Medicina generale (Mmg) e dei Pediatri di libera scelta (Pls), oltre che e negli ambulatori vaccinali delle Asp di appartenenza. L’Ordine dei medici di Palermo richiama tutta l’isola ad una necessaria e indispensabile copertura vaccinale: possono vaccinarsi gratuitamente i soggetti a rischio di ogni età con patologie croniche, gli over 65 anni, donne in gravidanza, bambini scolarizzati, i familiari dei nati sotto i 6 mesi di vita, che non possono ancora vaccinarsi per l’immaturità del loro sistema immunitario, il personale di pubblica utilità, e naturalmente anche gli operatori sanitari, soggetti particolarmente esposti perché si prendono cura dei pazienti.

“Ci sono malattie anche comuni, come il morbillo, che possono causare anche complicazioni gravi, dalla polmonite all’encefalite, e in certi casi anche il decesso. I vaccini – ha ricordato il vicepresidente dell’Omceo di Palermo, Giovanni Merlinorappresentano uno dei più potenti strumenti di prevenzione che la sanità pubblica mette a disposizione per proteggere non solo noi stessi da malattie gravi e potenzialmente mortali, ma anche coloro che non possono essere vaccinati. Vaccinarsi è una responsabilità di salute pubblica”. Continua: “Quanto più alto è il numero dei vaccinati, tanto più bassa sarà la possibilità di venire in contatto con il virus per le persone su cui la vaccinazione non è efficace, riducendo in questo modo la circolazione del virus, fino a cancellarlo, evitando anche accessi al pronto soccorso inutili e l’utilizzo di antibiotici”.

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