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“Via Roma è al buio perché dobbiamo prima salvare i 5 milioni della Legge su Ibla”

L’assessore con delega al centro storico, Francesco Barone, spiega a Mario Chiavola i motivi dei disservizi del week end. Dagli impianti datati al vandalismo fino al problema dei soldi spesi e mai rendicontati alla Regione

(22 maggio 2019)

Due giorni fa la denuncia, oggi la replica. A Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in Movimento, che chiedeva perché, ancora una volta, via Roma fosse al buio, replica l’assessore con delega al centro storico Francesco Barone, il quale spiega che l’amministrazione comunale ha tutte le intenzioni di sistemare gli impianti della pubblica illuminazione in via Roma, nelle vie limitrofe e in Piazza San Giovanni, per poi, piano piano, illuminare meglio tutto il centro storico. Ma c’è un problema non da poco. “Nel piano di spesa della Legge su Ibla del nuovo anno – spiega Barone – è già prevista l’illuminazione della via Roma, lo abbiamo anche detto ai commercianti, lo sanno tutti. Non lo abbiamo portato ancora in giunta perché la Regione sta contestando gli ultimi 5 anni di finanziamento della Legge su Ibla, in quanto la precedente amministrazione ha ritenuto di non fare mai una rendicontazione. Dunque, c’è il rischio di perdere 5 milioni di euro, e se prima non siamo sicuri di averli salvati non possiamo fare un nuovo piano di spesa, andando ad incrementare una eventuale situazione debitoria del comune”.

Francesco Barone

Insomma, i famosi 5 milioni sarebbero stati spesi, non dall’attuale amministrazione, ma mai rendicontati, e oggi bisogna mettere mano alle carte, e alla svelta, per salvarli. “Una volta che avremo sciolto questo nodo – continua Barone – siamo già pronti ad andare in giunta e ad intervenire sull’illuminazione di Ragusa superiore, con il 20% del piano di spesa della Legge su Ibla che ammonta a 145mila euro”. Oltre al problema dei fondi da salvare, c’ anche quello di disservizi dovuti ad impianti ormai datati di cui alcuni di competenza del Comune sui quali da Palazzo dell’Aquila possono intervenire immediatamente, altri direttamente dell’Enel, senza considerare che si sono verificati anche episodi di vandalismo con qualcuno che si è divertito a staccare i contatori di via Matteotti dopo aver forzato i lucchetti. Ovviamente, non può mancare poi un attacco politico a Chiavola. “Questo progetto è pronto da tre mesi, – conclude l’assessore – per cui bastava chiedere. Se Chiavola invece di fare comunicati per andare sui giornali si facesse ogni tanto un giro negli uffici comunali per informarsi, saprebbe tutto sulle cose che stiamo già facendo e sulle difficoltà che stiamo trovando”.

Valentina Frasca

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