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Premio Sicilia e Premio Federico II, Armeri: “La Sicilia è la culla del mondo, e la celebriamo così”

Da tre decenni racconta le storie più belle e più vere, ed in fondo il segreto del successo e della longevità dei due premi risiedono anche in questo. Le commissioni, intanto, sono già all'opera per selezionare i prossimi premiati

(29 marzo 2019)

La Sicilia è la culla del mondo. Se parliamo di cultura e ospitalità non c’è un’altra terra come la nostra, che Federico II amò e plasmò con la multiculturalità e la multireligiosità, valori che noi vogliamo far rinascere”. Così, in poche parole, Corrado Armeri spiega la ragione del successo dei due premi che da anni organizza e che sono appuntamenti imperdibili nel calendario degli eventi più importanti in Sicilia. Il Premio Federico II è arrivato alla 28esima edizione, il Premio Sicilia alla 36esima: così simili, ma ognuno con le proprie peculiarità e il proprio prestigio. Sul palco i personaggi che si sono contraddistinti con i loro libri, le opere, il lavoro e la promozione dell’Isola. Cultura, spettacolo, legalità e bellezza si fondono, secondo i principi cui da sempre si ispirano i Templari Federiciani e il Caffè Letterario Federiciano, che ne cura la supervisione nei minimi dettagli.

Corrado Armeri

“Per tanto tempo la Sicilia è stata offuscata da una politica ciecadice Armeri – ma le radici siciliane parlano di cultura esportata in tutto il mondo, ed è quello che cerchiamo di far risaltare con le tre edizioni annuali (regionale, nazionale e internazionale) del Premio Federico II e le due del Premio Sicilia. Tante serate diverse perché tante sono le storie che raccontiamo, e tutte meritano di essere raccontate bene. Vogliamo far conoscere e dare risalto ai gesti che meritano di essere resi noti e lanciare messaggi positivi che spronino a comportarsi di conseguenza”. La macchina organizzative per le prossime edizioni è in moto già da tempo, anche se al momento non trapela alcuna indiscrezione sugli ospiti, i premiati o le località che li ospiteranno. Si sa solo che il primo degli appuntamenti dovrebbe essere a giugno e gli altri da settembre a dicembre.

Anche in questo caso avremo tanti premiati eccellenti, come in passato. Evito di citarli perché sono tutti importanti allo stesso modo continua Corrado Armerie non vorrei dimenticarne qualcuno. Dalle stelle del cinema a quelle tra le forze dell’ordine, passando per la Chiesa e l’arte, tutti meritano il giusto tributo. Le nostre commissioni, provinciali e regionali, stanno già lavorando per trovare non solo i siciliani ma chiunque abbia meriti a livello mondiale e si sia distinto nella legalità, nella cultura, nell’associazionismo, nella chiesa, solo per citare alcune delle aree di appartenenza dei protagonisti delle edizioni andate in archivio”. 

Due premi che si distinguono da molti altri simili per un elemento su tutti: la libertà d’azione. Noi non abbiamo sponsor istituzionali spiega Armeri – e siamo liberi di poter premiare chi vogliamo, senza condizionamenti di tipo politico perché non abbiamo patrocini. Quello che ci interessa, inoltre, è che nel corso delle nostre serate si parli di difesa delle donne e lotta alla pedofilia. Sono due emergenze gravissime e, come templari, non solo vogliamo aprire gli occhi a tutti ma anche aiutare concretamente. Abbiamo i nostri centri e collaboriamo con le forze dell’ordine, del resto molti templari indossano una divisa, e spesso accogliamo le donne vittime di violenza insieme ai loro bambini. Il nostro motto, del resto, è sempre stato questo: sbracciamoci e operiamo per la collettività, – conclude – per i più deboli, a salvaguardia delle donne, della famiglia, dei valori e della Patria”.

Valentina Frasca

Guarda la 28esima edizione Premio Federico II

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