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Nuovi gravissimi casi di stalking e minacce di morte alle ex, da Pozzallo a Palagonia

Nel Ragusano un uomo è ai domiciliari dopo continui atti persecutori culminati in un biglietto in cui ha scritto: "Di fronte a questo portone tutto finirà”. Nel Catanese un 28enne risponde ai Carabinieri "prima mi faccio la processione del Cristo morto, dopo ammazzo lei e la faccio finita"

(19 aprile 2019)

A pochi giorni dall’arresto di uno stalker a Vittoria, un uomo finisce in manette a Pozzallo, ad opera dei Carabinieri. Si tratta di un 47enne, ora ai domiciliari per atti persecutori. La triste vicenda era iniziata alcuni mesi fa, quando una donna in fase di separazione dal marito è stata presa di mira da quest’ultimo con minacce, aggressioni sia verbali che tramite social network e telefonate ossessive, tanto forti e reiterate da spingerla a modificare la propria condotta di vita e a temere per la propria incolumità.

La Stazione dei Carabinieri ha raccolto la denuncia della vittima, e si è attivata per la richiesta al Pubblico Ministero della Procura di Ragusa, dott.ssa Monego, dell’emissione di un provvedimento cautelare. Il GIP ha imposto all’uomo, qualche settimana fa, di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa ma lui ha continuato ad importunare la donna, che nel frattempo è stata assistita dal Centro Antiviolenza locale, non solo con minacce ma anche con post sui social. Al culmine di questa escalation di condotte minatorie, l’uomo ha postato qualche giorno fa una foto del portone di casa della donna, scrivendo: “di fronte a questo portone tutto finirà”, minacciando chiaramente di morte la ex coniuge.

I Carabinieri hanno immediatamente segnalato il fatto al Pubblico Ministero, che ha richiesto al Giudice in tempi rapidissimi una misura maggiormente restrittiva, ed il Gip ha ora imposto all’uomo gli arresti domiciliari, che sono stati notificati dai militari dell’Arma.

Sempre i carabineri hanno arrestato un altro stalker, nel catanese. Si tratta di un giovane di 28 anni che, a Palagonia, da settimane rendeva la vita impossibile alla sua ex fidanzata. Prima ha minacciato di uccidersi se lei avesse chiuso la loro decennale relazione, poi, quando ha capito che la donna non sarebbe tornata sui suoi passi, sono iniziati gli insulti, le telefonate e le minacce, anche sotto casa. A quel punto la donna si è rivolta all’Arma, ma ai Carabineri intervenuti per calmarlo, il giovane, che fa parte di una confraternita religiosa che nella Settimana santa anima le strade del paese con le processioni, ha risposto: “Prima mi faccio la processione del Cristo morto, dopo ammazzo lei e la faccio finita”.

A quel punto la gravità della situazione è stata drammaticamente chiara e i militari, dopo aver sentito il pm di turno della Procura di Caltagirone, lo hanno ammanettato e portato in carcere con le accuse di atti persecutori e minacce.

Valentina Frasca

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