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Ma quanti parroci per le vie del borgo! Il “Raduno della Fraternità” ha fatto tappa a Burgio

Ogni anno i presbiteri agrigentini si incontrano in una località del territorio di pertinenza della diocesi, per passare insieme una giornata all’insegna della fraternità, dell’amicizia, della preghiera e della conoscenza

(26 giugno 2019)

 “Quando fate i vostri dolci, ricordateci!” È con questa battuta che il cardinale di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, ha concluso la messa celebrata ieri nella Chiesa Madre di Burgio. Il piccolo paese di 2600 “anime” è stato scelto quest’anno per il consueto appuntamento del “Raduno della Fraternità” che coinvolge i parroci della diocesi di Agrigento. Ogni anno i presbiteri agrigentini si incontrano in una località del territorio di pertinenza della diocesi per passare insieme una giornata all’insegna della fraternità, dell’amicizia, della preghiera e anche della conoscenza. Il chiostro dell’ex convento dei Padri Riformati, dove oggi trova posto il Muceb (Museo della Ceramica di Burgio), è stato il luogo dell’incontro. Qui i partecipanti al raduno hanno potuto gustare un’invitante colazione offerta dall’arciprete di Burgio, don Davide La Corte, e preparata direttamente dalle gentili mani di alcune signore del paese. Dopo la recita di un breve rosario nell’adiacente chiesa di Santa Maria delle Grazie, i parroci hanno ricevuto il benvenuto del sindaco Francesco Matinella e dell’Amministrazione comunale. Il corso della mattinata è stato scandito dalla visita nel centro urbano e nei suoi monumenti e luoghi simbolo: il Castello medievale, la chiesa di Maria SS. Immacolata, la chiesa di S. Vito, quella di S. Giuseppe e la fonderia di campane “Virgadamo”. La visita è stata guidata dalla dott.ssa Letizia Bilella che, secondo le parole del cardinale Montenegro, “ha fatto gustare le bellezze e l’arte di questo paese”. Ultima tappa del giro è stata la Chiesa Madre, dove ha avuto luogo la Santa Messa celebrata dal cardinale Montenegro.

Le sacre letture del giorno (libro di Ezechiele, lettera di S. Paolo apostolo ai Romani) hanno avuto come filo conduttore la parabola del Buon Pastore, il quale si prodiga per il benessere del proprio gregge allo stesso modo di Cristo che si è sacrificato per il benessere e la salvezza di tutti noi. “Non serve sentirci amici per avere il cuore a posto, siamo chiamati a creare fraternità”. E la fraternità insieme all’amore, alla misericordia e alla speranza sono stati i temi principali affrontati nella sua omelia dal Cardinale, il quale ha invitato i confratelli a portare sempre avanti la loro missione: “Bisogna diventare misericordiosi con gesti ordinari e quotidiani”. Alla fine della celebrazione non sono mancati i consueti ringraziamenti da parte di monsignor Montenegro nei confronti di don Davide La Corte che “ci ha fatto sentire in famiglia”, delle signore burgitane che hanno di mano propria preparato la colazione (ringraziamento che è stato ben condiviso da tutti i parroci con un caloroso applauso!) e nei confronti del sindaco e dell’Amministrazione, che hanno donato ai presenti una ristampa del libro “La Chiesa di San Giuseppe. Storia – Fede – Tradizioni religiose” scritto nel 1997 da don Giuseppe Marciante, all’epoca arciprete di Burgio. Altro dono fatto ai presenti il libro “L’icona di Maria SS. Madre della Consolazione ritornata” scritto da Vito di Leonardi in collaborazione con Giuseppe Puleo in occasione del 20° anniversario (1995-2015) del ritorno in patria dell’icona bizantina, della quale per circa trent’anni si erano perse le tracce. A conclusione dell’evento, il pranzo tra gli alberi dell’incantevole bosco dei Sicani.

Maria Concetta Bellavia

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