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“Le sinfonie del tempo”: l’arte di Benedetto Poma approda nel cuore liberty di Vittoria

La mostra del celebre maestro catanese sarà inaugurata il 31 maggio e, nell'ambito della XII edizione del Vittoria Jazz Festival, sarà visitabile fino al 16 giugno nei bassi di Palazzo Gucciardello

(20 maggio 2019)

Dall’1 al 16 giugno è di nuovo tempo di “Vittoria Jazz Festival – Music and Cerasuolo wine”. La rassegna, giunta alla XII edizione e diretta dal jazzista ibleo di fama mondiale Francesco Cafiso, non mancherà, come sempre, di richiamare appassionati da tutta l’Italia, non solo di musica ma anche di arte. Da sempre, infatti, il programma del festival si arricchisce di numerosi appuntamenti collaterali di altissimo livello e quest’anno uno di questi sarà la mostra “Le sinfonie del tempo”, personale del maestro Benedetto Poma, ospitata all’interno dello Spazio Gucciardello, nei bassi dell’omonimo palazzo, nel cuore liberty di Vittoria. L’inaugurazione è in programma il 31 maggio alle ore 19, e la mostra potrà poi essere visitata per i successivi tre week end, fino al 16 giugno, la domenica nella quale calerà il sipario sull’intera kermesse.

Benedetto Poma nasce a Catania nel 1968 e inizia a dipingere giovanissimo, spinto dal suo precoce amore per la pittura che lo porta a frequentare l’Istituto Statale d’Arte di Catania e a laurearsi in Architettura all’Università di Reggio Calabria nel 1999. Tra il 1981 e il 2016 partecipa a importanti mostre nazionali ed internazionali e nel 1999 viene ricevuto in Vaticano per consegnare a Papa Giovanni Paolo II l’icona sacra della Madonna dell’Aiuto. Innumerevoli gli eventi, i concorsi e le biennali a cui ha preso parte da protagonista, in Italia e in giro per l’Europa fino agli Stati Uniti: era il 2010, infatti, quando allestiva una mostra permanente alla Belleza Gallery di Bisbee, in Arizona.

Catania, però, gli resta sempre nel cuore, e l‘Art Studio Poma non poteva che nascere nel capoluogo etneo, all’interno di un loft in pieno centro storico. Lo studio della storia dell’arte, il recupero della memoria e delle tradizioni e il desiderio di riuscire a capire il mistero di tutto lo scibile che ha consentito di far vivere nel tempo i valori testimoniali delle più grandi opere d’arte, sono certamente gli indizi centrali che Benedetto Poma ha inteso coordinare negli orientamenti del cammino della propria avventura creativa e che dal 31 maggio al 16 giugno sarà finalmente possibile ammirare, per la prima volta, anche a Vittoria.

Valentina Frasca

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