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La corte interna di Donnafugata è un parcheggio, Gurrieri: “Dopo la denuncia, ecco le proposte”

Il consigliere del M5S chiede che del Castello si parli nel prossimo consiglio comunale, e avanza tutta una serie di soluzioni per il rilancio del maniero che, nel 2017, ha permesso introiti per circa 600.000 euro

(19 marzo 2019)

Ha suscitato un vespaio di polemiche e molteplici prese di posizione l’immagine che qualche giorno fa il consigliere comunale del M5S di Ragusa, Giovanni Gurrieri, ha pubblicato per denunciare il fatto che la corte interna del Castello di Donnafugata fosse stata adibita a parcheggio. 

“Adesso, dopo la denuncia – dice lo stesso consigliere – ecco la proposta”. Secondo Gurrieri, per risolvere il problema ci vuole “una nuova segnaletica stradale, riportante l’inizio dell’area pedonale, completa di tutti i dettagli necessari. Ciò al fine di disciplinare gli orari di carico e scarico e i mezzi esclusi al transito, esclusa la sosta e la fermata”, e ha fatto inserire l’argomento come ordine del giorno da trattare nella seduta di giovedì del Consiglio comunale.

“Nello stesso odg – sottolinea Gurrieri – chiedo di inserire, all’inizio della suddetta area, un impianto di videosorveglianza per eseguire le azioni di controllo e monitoraggio. E, inoltre, di disciplinare, di concerto con le attività presenti all’interno della zona interessata e gli enti preposti, le tipologie di elementi esterni di arredo, degli impianti di illuminazione, delle pedane, degli ombrelloni, dei supporti pubblicitari e di ogni altro elemento analogo”. Gurrieri mette in rilievo “il cattivo stato in cui si presenta il viale d’ingresso del castello, nonché primo impatto del visitatore con il sito, in termini di decoro urbano e di arredo esterno, il tutto aggravato dalla costante presenza di mezzi e autoveicoli di ogni genere. In questo periodo dell’anno – aggiunge – considerato che la segnaletica verticale riguardante l’inizio dell’area pedonale è incompleta, le presenze di turisti e visitatori cominciano a crescere ed è quindi necessario avviare degli interventi efficaci così da presentare un’adeguata immagine dell’antico maniero”.

Il consigliere Gurrieri, sempre nel documento in questione, fornisce poi un interessante dato riportato nel dettaglio dei proventi e dei costi riferito dall’ufficio ragioneria di palazzo dell’Aquila. E cioè il fatto che il castello di Donnafugata ha introitato nel 2017 qualcosa come 600.000 euro a fronte dei costi stimati in 570.471,72 euro. Questo significa che è stato determinato un saldo positivo pari a 29.528,28 euro. “Nonostante questi aspetti positivi – prosegue – come il fatto che nei soli primi venti giorni del mese di agosto scorso sia stata fatta registrare la presenza di oltre 14.000 visitatori con una crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 10%, restano inattuate tutte le politiche di valorizzazione e tutela del complesso, specie quelle fondamentali, almeno per offrire un’adeguata accoglienza ai visitatori ma soprattutto per far sì che il sito possa essere rispettato nella maniera dovuta. Auspico che l’odg possa essere approvato perché l’unico intento è quello di far sì che la valorizzazione possa concretizzarsi com’è giusto che sia seguendo i canali adeguati”. 

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