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Istituto Autonomo Case Popolari Ragusa: sgomberati otto alloggi occupati abusivamente

Il Presidente dello I.A.C.P., Salvo Mallia: "A mio modesto avviso, non si può stare in una casa dell’Istituto se non si rispettano le regole"

(28 luglio 2022 – Istituto Autonomo Case Popolari Ragusa: sgomberati otto alloggi occupati abusivamente)

di Antonella Galuppi

Il Consiglio di Amministrazione dello I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari) di Ragusa, presieduto da Salvo Mallia, in stretta collaborazione con il vicepresidente, Paolo Santoro, e il consigliere, Valentina Spadaro, continua il suo operato anche d’estate al fine di ripristinare i sistemi di legalità. Proprio in questi giorni si è avuto un intervento importante che ha condotto allo sgombero di otto alloggi, occupati abusivamente, e consegnati ai legittimi proprietari. Altre procedure esecutive sono in corso nei confronti di assegnatari fortemente morosi. “Io sono per la giustizia – ha affermato il Presidente dello I.A.C.P., Salvo Mallia -. A mio modesto avviso, non si può stare in una casa dell’Istituto se non si rispettano le regole. Gli affitti si devono pagare, è necessario farlo. Gli Istituti vivono degli introiti scaturenti dai canoni di locazione e il mancato pagamento da parte degli assegnatari determina, anche, l’impossibilità di fare i necessari interventi manutentivi per consentire il miglior godimento dell’alloggio. Se in un palazzo, due, tre o quattro persone non pagano, tutti soffrono, pertanto, non è corretto che si dia questo cattivo esempio. Desidero dare un esempio valido per tutti: se non ci sono fatti particolari, cioè minori, malattie o altro che meriti attenzione, bisogna rientrare dai debiti per migliorare i servizi. Valuterò caso per caso. Quando non ci saranno necessità particolari, la gente o pagherà o verrà mandata via. Serve d’esempio per tutti”.

Purtroppo, non tutti i morosi provvedono a contattare l’Ente per motivare la loro posizione, anche chiedendo delle rateizzazioni, e questo determina il proseguire delle azioni legali che sfociano, inevitabilmente, nello sfratto. “Sarebbe opportuno – ha concluso Mallia – che ci fosse un atteggiamento collaborativo da parte dei nostri utenti al fine di mettere in atto tutte le azioni possibili, volte a migliorare la condizione abitativa dei nostri alloggi. Analogo grido di collaborazione, va riferito a tutti gli Enti che hanno condizioni debitorie nei confronti dello I.A.C.P., al fine di determinare il pagamento di quanto dovuto, provvedendo a sanare le loro partite contabili ancora aperte. In tal modo sarà possibile raggiungere le finalità istituzionali di cui questo Ente è portatore, con grande vantaggio per la collettività”.

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