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Il contagio in azienda è considerato infortunio sul lavoro. Datore di lavoro rischia processo penale e risarcimento

A rischiare non saranno solo i negligenti, ma anche coloro che hanno posto in essere tutte le misure necessarie per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19

(12 maggio 2020)

L’art. 42, co.2, del decreto-legge “Cura Italia” ha equiparato il contagio da coronavirus in occasione di lavoro ad infortunio sul lavoro.

L’INAIL ha infatti ricordato che le malattie infettive e parassitarie sono da ricondurre alla categoria degli infortuni sul lavoro. Conseguentemente anche l’infezione da covid-19 contratta sul posto di lavoro è considerata equipollente alla causa violenta in conformità alla precedente circolare INAIL n.74 del 23 novembre 1995.

I datori di lavoro rischiano, quindi, un processo penale nel caso in cui un loro dipendente si ammalasse di Covid-19 sul posto di lavoro. Ma attenzione, a rischiare non saranno solo i negligenti, ma anche i datori di lavoro che abbiano diligentemente posto in essere tutte le misure necessarie per contrastare e contenere la diffusione del Covid-19 dettate dai protocolli di sicurezza del 14 marzo e del 24 aprile 2020. A evidenziarlo sono i Consulenti del Lavoro.

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