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Il Comune annulla il Beer Fest di Scoglitti, e la città si divide: “Non è così che si fa prevenzione”

Da Palazzo Iacono, che inizialmente aveva sostenuto l’iniziativa con 3000 euro, è arrivato lo stop: il festival della birra non si farà, perché non si può condannare chi si mette alla guida dopo aver bevuto e poi promuovere eventi che invitano a bere

(22 luglio 2019)

Scoppia una nuova polemica, a Vittoria, dopo che la commissione prefettizia ha deciso di annullare il Beer Fest, in programma a Scoglitti dal 2 al 4 agosto. L’evento, giunto alla terza edizione, era stato organizzato in collaborazione con Beer Catania e l’Associazione culturale Urbe, e gli aspetti tecnici affidati a Scirocco Mediterranean Creative Lab. Diversi i partner commerciali che avevano abbracciato l’iniziativa, in programma in Piazza Sorelle Arduino, e che proponeva non solo le degustazioni delle birre artigianali, ma anche food, musica, lab e contest.

Da Palazzo Iacono, però, che inizialmente aveva sostenuto l’iniziativa anche finanziariamente con 3000 euro, nei giorni scorsi è arrivato lo stop: il festival della birra non si farà, in primis come dimostrazione della solidarietà e della vicinanza alle famiglie di Alessio e Simone D’Antonio, e poi perché non si può da un lato condannare chi si mette alla guida dopo aver bevuto e poi promuovere eventi che invitino a bere. Insomma, si lancerebbe un messaggio sbagliato e fuorviante e per questo la tre giorni è annullata.

A sollevare per prima la questione dell’inconciliabilità tra le due posizioni era stata Confesecenti Ragusa. Secondo il presidente Luigi Marchi, infatti, ospitare a Scoglitti la terza edizione del Sicilian Craft beer fest sarebbe stato fuori luogo, inopportuno e non rispettoso della recente tragedia che ha colpito la città di Vittoria. “In quei tre giorni – scrive Marchi – si riverseranno nella frazione balneare tantissime persone che dopo avere bevuto, perché è questo, nei fatti, il senso dell’evento, si metteranno alla guida dei loro veicoli con il rischio di mettere a repentaglio la loro vita e quella degli altri. L’evento, inoltre, costerà al comune ben 3000 euro. E’ un controsenso permettere una manifestazione simile, specie dopo la riunione, lo scorso 14 giugno, del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocata dalla Prefettura, durante la quale si era parlato dell’abuso di alcol, dei suoi effetti dannosi sui minori e della necessità di salvaguardare con ogni mezzo la vita dei giovani. Poiché alla riunione erano presenti anche i Commissari, ci chiediamo se gli stessi siano al corrente dell’evento e dei suoi contenuti. Ci appelliamo alla loro correttezza e sensibilità, certi che vengano presi i dovuti provvedimenti”.

Luigi Marchi e Massimo Giudice

“Come Confesercenti – aggiunge il direttore Massimo Giudice – abbiamo presentato in Prefettura e stiamo portando avanti l’iniziativa “Io non somministro alcol ai minori di 18 anni” proprio perché crediamo fermamente nel progetto. Alla luce di questo e dei continui ritiri di patente per abuso di alcol e droga, da parte delle forze dell’ordine che stanno seguendo una linea dura e per questo un plauso va al Prefetto e al Questore di Ragusa, non possiamo far passare sotto silenzio un evento ‘scellerato’ che rischia di essere causa di nuove tragedie. Non possiamo più permettere, né tanto meno autorizzare, lo spargimento di altro sangue”.

A rincarare la dose è stata, poco dopo, la presidente nazionale di AIFVS, Giuseppa Cassaniti, che, a nome dell’Associazione Familiari Vittime della Strada, aveva scritto al Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, ai Commissari Prefettizi del Comune di Vittoria, al Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e al Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, una lettera aperta per ricordare come, durante le esequie dei cuginetti falciati dal suv maledetto di Saro Greco, il Vescovo abbia rivolto a tutti il monito di fare in modo che non ci sia più chi guida in stato di ebbrezza. L’AIFVS, che già l’anno scorso aveva posto il proprio veto al Beer Fest, scrive ora che “non è accettabile che l’ente locale responsabile della sicurezza nel territorio, avendo sotto gli occhi il disastro umano causato dall’alcol, sostenga feste che diffondono l’uso dell’alcol. Pertanto, chiediamo a gran voce ai Commissari Prefettizi del Comune di Vittoria di annullare la festa della birra per rispettare i due ragazzini uccisi da chi ubriaco guidava un suv e per non offendere il dolore dei familiari. Chiediamo al Signor Prefetto di intervenire – continua Cassaniti – per far recuperare dignità alle istituzioni: i comportamenti di circostanza e le scelte incoerenti non assicurano miglioramento sociale e svuotano di significato lo stesso Protocollo d’Intesa che il 15 novembre 2018 è stato sottoscritto dalle Istituzioni del territorio ed anche dalla nostra Associazione, per lo sviluppo di azioni di prevenzione dell’incidentalità stradale ed il raggiungimento dell’obiettivo europeo del dimezzamento della strage stradale entro il 2020, e della “visione zero” entro il 2050. I Commissari Prefettizi del Comune di Vittoria non possono sottoscrivere un documento che contiene la chiara indicazione del contrasto alla velocità, alla distrazione ed alla guida in stato di ebrezza, e continuare ad organizzare e a finanziare la festa della birra!”.

Detto fatto, messaggio ricevuto e festa annullata. I soliti noti non hanno perso tempo ad intestarsi questa vittoria, ma c’è una base che scalpita e che questa decisione proprio non la sta digerendo, affermando come ancora una volta si stia speculando sulla tragedia che ha colpito la città e si stiano mischiando cose che nulla hanno a che fare tra di loro, mortificando un territorio già tramortito e scegliendo la strada più sbagliata per fare prevenzione. “A Vittoria siamo alla follia – scrive l’ex assessore Alfredo Vinciguerra in un duro post sui social – La Commissione Prefettizia ha deciso di annullare unilateralmente la Festa della Birra, che in due edizioni è stata un momento di sana festa e divertimento per famiglie, grandi e piccini, questo perché in qualche modo “offenderebbe” la memoria dei due cuginetti uccisi da un folle. Mi fa schifo, ribrezzo e amarezza pensare che ci sia chi ancora una volta, senza ritegno, sta speculando sulla morte di due innocenti per il proprio tornaconto personale. Mi fa schifo, ribrezzo e amarezza aver capito che la Commissione è la longa manus di chi vuole per sempre affossare Vittoria, relegandola definitivamente a “città della mafia” senza possibilità di rinascita e che vengano mortificati l’impegno, gli sforzi e la passione dei giovani che hanno deciso di continuare a scommettere sul nostro territorio. Annulliamo il Birrocco a Ibla, le Feste della Birra in tutta Italia, l’OktoberFest in Germania, distruggiamo i territori, affossiamo il turismo. Lo Stato lo dica chiaramente: vogliamo distruggere Vittoria. Lo Stato lo dica chiaramente: siamo agli ordini di chi scrive post su Facebook”.

Al fianco di Vinciguerra i tanti giovani che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione, in passato. La città si trova, dunque, ancora una volta, divisa, spaccata in due tra favorevoli e contrari. L’unico dato certo in tutto questo baillame e rincorrersi di posizioni è che nel week end dal 2 al 4 agosto, nel cuore dell’estate, a Scoglitti, esclusi eventi dell’ultimo minuto tanto per metterci una pezza, non ci sarà niente. 

Valentina Frasca

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