Ialmo NewsIn EvidenzaNewsSicilia

Il Black Friday penalizza il commercio locale: 25-30% in meno di vendite in provincia di Ragusa

Il presidente provinciale Federmoda Ragusa, Daniele Russino: "Questa pratica fa comodo soprattutto alla grossa distribuzione e ai colossi del web"

(29 novembre 2022 – Il Black Friday penalizza il commercio locale: 25-30% in meno di vendite in provincia di Ragusa)

In provincia di Ragusa il Black Friday è risultato molto deludente per i negozi di vicinato del settore moda, frenati oltre che dalla sempre più grave crisi economica anche dalle pessime condizioni meteorologiche. Si è registrata una diminuzione delle vendite del 25-30% rispetto al periodo analogo del 2021. A dirlo è il presidente provinciale Federmoda Ragusa, Daniele Russino. “Considerato che della nuova stagione autunno/inverno sinora si era venduto tra il 15-20% dei prodotti in negozio causa l’anomalo clima mite che ha disincentivato gli acquisti – prosegue ancora Russino – il quadro di preoccupazione e gravità lo si può ritenere al completo. Questa pratica del Black friday, non normalizzata e nata come esempio di vendita promozionale inglese limitata all’ultimo venerdì di novembre, fa comodo soprattutto alla grossa distribuzione e ai colossi del web come escamotage per anticipare i saldi già a metà novembre favorendo le vendite su internet delle multinazionali e le catene in franchising che hanno interesse a vendere il più possibile per il periodo più lungo possibile, penalizzando il commercio locale e danneggiando nei centri urbani i negozi di vicinato e di qualità che non possono vendere a inizio stagione articoli come cappotti, maglioni, piumini e calzature invernali a prezzi così scontati con il rischio di compromettere oltre la sostenibilità dei costi di gestione anche in vista delle vendite natalizie e dei saldi ufficiali, autorizzati ai primi di gennaio 2023”.

“La crisi del settore – continua Russino – si è ulteriormente aggravata e per molti titolari dei piccoli negozi di vicinato sta diventando insostenibile, quegli stessi negozi che animano i nostri centri urbani e oggi rischiano la chiusura con la prospettiva di perdita di posti di lavoro per i tanti occupati nel comparto. È auspicabile in tal senso che, con urgenza, siano poste in essere misure strutturali a difesa del settore a partire, ad esempio, dall’abbassamento dell’Iva e di una minore pressione fiscale”. E il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, aggiunge: “E’ una situazione critica che non può passare sotto silenzio. Sono necessari interventi specifici a sostegno di un comparto che prima ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria, poi ha subito i contraccolpi della crisi energetica e ora si vede costretto a confrontarsi con queste storture e anomalie del mercato niente affatto piacevoli”.

LEGGI ANCHE: Autotrasporto, a rischio la salute degli autisti dei “bisonti della strada”

VUOI RIMANERE SEMPRE INFORMATO? SEGUICI SU FACEBOOK

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Back to top button