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Decreto scuola e coronavirus: prove-maturità con maxi colloquio, in terza media esami cancellati e promozione per tutti

La bozza del provvedimento all’esame del Consiglio dei ministri rende obbligatoria la didattica a distanza, pur con tante difficoltà: insegnanti impreparati e mezzi carenti

(6 aprile 2020)

Didattica a distanza obbligatoria, prove di maturità attraverso un maxi colloquio, esami di terza media cancellati e promozione assicurata a tutti, anche con voti insufficienti in pagella. E non è escluso che anche il nuovo anno scolastico cominci da casa qualora dovessero persistere rischi da coronavirus. Questi gli elementi basilari, annunciati dal ministro dell’Istruzione, la siracusana di Floridia Lucia Azzolina, contenuti nella proposta di un decreto all’esame del Consiglio dei ministri che prevede il potenziamento della didattica a distanza la quale, pure, sta creando non pochi problemi. A cominciare dalla mancanza di computer e di connessione per tutte le famiglie fino alla carenza di formazione informatica per i docenti alle prese con la classe virtuale per la prima volta. Inoltre, gli studenti avranno voti reali sulle pagelle, anche le insufficienze, che potranno recuperare all’inizio del prossimo anno scolastico. Tutti promossi alla classe superiore e tutti ammessi agli esami di Stato.

Per quanto riguarda la modalità degli esami di Stato, ci sono varie possibilità. Se le scuole dovessero riaprire entro il 18 maggio, si potrebbero svolgere in presenza con le dovute modifiche, tra cui commissioni di esame con tutti commissari interni e un presidente esterno e il secondo scritto facilitato dalle singole commissioni. Se invece non dovessero riaprire: gli esami per la terza media salterebbero del tutto e gli studenti avrebbero solo un voto finale; per la maturità invece è previsto un esame ridotto consistente in una sola prova orale online, del valore di 60 punti.

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