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Dal mare ai castelli, la denuncia del M5S: non si valorizza così il nostro patrimonio

Al consigliere Gurrieri non va giù "il modus operandi di un sindaco che fa bocciare dalla maggioranza le proposte dell’opposizione, e dopo qualche tempo le fa proprie". La deputata Stefania Campo, invece, vuole una revisione organica delle aree del demanio marittimo di tutta la Sicilia

(4 luglio 2019)

“L’esperienza Donnafugata, con il Castello inevitabile fulcro della nostra attività di promozione e valorizzazione, non può cominciare dal portone. Inizia dal vialone di ingresso o ancora prima. Per questo, lunedì scorso, con tutti i commercianti e i proprietari dell’area ci siamo seduti intorno a un tavolo per fare un punto delle criticità a cui ha fatto seguito l’incontro tecnico di martedì, con il Comitato tecnico-scientifico dell’Ecomuseo Carat, utile a individuare subito delle soluzioni per gestione dei rifiuti, arredo, illuminazione e alcuni malfunzionamenti”. Queste le parole del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, in un post sulla sua pagina Facebook nel quale informa la cittadinanza in merito alle attività avviate per la valorizzazione del castello. Affermazioni che hanno suscitato la reazione del consigliere Giovanni Gurrieri (M5S), il quale dichiara: “Continua il modus operandi di un sindaco che fa bocciare dalla maggioranza, in Consiglio comunale, le proposte ventilate dall’opposizione salvo poi, dopo qualche tempo, farle proprie e spacciarle come se fossero farina del proprio sacco.”

Giovanni Gurrieri, consigliere del M5s

Gurrieri ricorda come, nel mese di marzo, avesse puntato l’attenzione sul castello di Donnafugata, presentando “un ordine del giorno avente a oggetto il recupero del viale, la chiusura del traffico, l’adozione di un regolamento per il decoro urbano, l’installazione della videosorveglianza e altro ancora. Sul piano politico, leggo una mancanza di rispetto nei confronti di chi si impegna, oltre ogni colore politico, a rendere Ragusa una città migliore”.

Ma la polemica pentastellata non finisce qui. Parlando sempre di valorizzazione dei beni architettonici e paesaggistici, la deputata regionale del M5S, Stefania Campo, punta l’attenzione sul cosiddetto “Percorso delle Tre Torri”, ovvero lo splendido itinerario naturalistico che potrebbe condurre gli amanti del trekking e i turisti lungo un tratto di costa iblea, alla scoperta delle torri normanne del 1600: Torre Vigliena, Torre di Mezzo, Torre Scalambri. Con una mozione che la vede come prima firmataria, si chiede l’avvio delle procedure per una ricognizione complessiva delle fasce costiere ed una revisione organica delle aree del demanio marittimo dell’intera nostra Isola.

Stefania Campo, deputata del M5s

“I comuni costieri rileva la deputata – hanno l’obbligo di effettuare una ricognizione della fascia demaniale di competenza, e di elaborare una proposta di revisione delle aree del demanio marittimo che ricadono nel proprio territorio. In questo senso, non possiamo non sottolineare come numerosi comuni costieri stiano riscontrando non poche difficoltà nella redazione dei PUDM, a causa dell’incertezza nella delimitazione della linea dividente demaniale. Nel Comune di Santa Croce Camerina, il cui PUDM è in fase redazione, a causa dell’erosione costiera moltissime proprietà si sono trovate confinanti con la scogliera e in prossimità dell’arenile, rendendo pressoché impossibile riuscire ad individuare la linea demaniale, e risultando pertanto necessario l’intervento del Dipartimento Regionale dell’Ambiente che ridisegni la fascia costiera. Con questa nostra Mozione, – conclude l’On. Stefania Campoimpegniamo il Governo regionale a mettere in atto tutti gli adempimenti necessari perché si proceda celermente alla ricognizione della fascia costiera regionale, anche con il coinvolgimento diretto dei comuni interessati e delle Capitanerie di Porto competenti, in linea con l’azione portata avanti da tutte le regioni italiane. Altresì, chiediamo che si avvii un processo di revisione organica del demanio marittimo regionale che permetta ai comuni costieri una più agevole redazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime”.

Claudia Trapani

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