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Da lunedì cantieri, manutenzione lidi, pulizie straordinarie. Dal 4 maggio alcuni negozi e bar la mattina

Le indicazioni emerse dalla conferenza Stato-Regione: fuori dalla ‘fase 2’ per il momento barbieri, parrucchieri, estetisti, palestre, cinema, teatri e ristoranti

(23 aprile 2020)

Da lunedì 27 aprile si tornerà a lavorare nei cantieri all’aperto per i lavori pubblici, come in quelli che hanno già aperto in deroga con i permessi rilasciati dalle prefetture. Stabilimenti balneari in montaggio dalla prossima settimana e via libera a pulizie straordinarie e sanificazioni dei locali in vista delle riaperture. Negozi a basso rischio come abbigliamento, elettronica ed altri in apertura, invece, dal 4 maggio (o, in alternativa, dall’11 maggio) insieme ai bar che potranno, però, operare solo la mattina e, in base alle decisioni regionali, parte del pomeriggio.

Produzione industriale in riavvio progressivo fino alla metà di maggio ma con il rispetto del distanziamento e delle misure di sicurezza. Restano fuori dal piano di riapertura della fase 2, per il momento, barbieri, parrucchieri, estetisti, palestre, cinema, teatri e ristoranti che saranno al centro di un successivo step. Subito dopo il 4 maggio, invece, sarà insediato un tavolo tecnico chiesto ed ottenuto dal presidente della Regione Musumeci al presidente del Consiglio Conte per il turismo.

Il tavolo dovrà occuparsi delle regole per la riapertura e delle misure per il rilancio del settore in modo da cercare di salvare il salvabile già nella stagione 2020.

Questi argomenti sono stati discussi durante la cabina di regia Stato-Regioni ieri sera in video conferenza.

Al centro di tutto, naturalmente, la vigilanza sanitaria in questa fase 2 con l’incremento delle misure di contenimento non restrittive e senza far calare l’attenzione.

Per qualche mese la Sicilia non avrà particolari esigenze di approvvigionamento di mascherine “grazie agli acquisti fatti in autonomia”, ma “bisogna pensare a prospettive di media scadenza” ha aggiunto Musumeci rimanendo in tema sanitario ma spostando l’attenzione sull’esigenza di materiale di protezione.

Il piano sarà al centro di ulteriori verifiche ed entro la fine della settimana Conte ha promesso di far conoscere i dettagli delle decisioni.

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