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Coronavirus, stop per sei mesi in Sicilia al canone alloggi popolari per 50 mila inquilini, oltre 2500 in provincia di Ragusa

Provvedimento della Regione che stanzia 27 milioni. Decisa anche la sospensione delle rate dei mutui accesi per l’acquisto di abitazioni in regime di edilizia residenziale pubblica

(12 aprile 2020)

Per sei mesi gli assegnatari di alloggi popolari in Sicilia non dovranno pagare il canone. Lo ha deciso la giunta regionale di governo che ha stanziato a questo fine 27 milioni di euro. “Un provvedimento – afferma il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – che rientra nell’ampio quadro varato dal governo di sostegno e aiuti alle famiglie e all’economia dell’isola, per fronteggiare l’epidemia. Le doverose restrizioni devono accompagnarsi a concreti aiuti alle persone, affinché tutti mantengano quella dignità che consenta di confidare nel futuro”. “Attraverso tale manovra – aggiunge l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – il governo assicurerà gli introiti degli affitti agli Istituti autonomi case popolari, sgravando per un massimo di sei mesi gli inquilini delle fasce economiche più deboli dal pagamento del canone mensile. Aggiungiamo così un’ulteriore misura concreta a difesa delle famiglie siciliane più esposte alle ripercussioni di una crisi epocale come quella del coronavirus”.

In Sicilia sono circa 50 mila i destinatari di questa misura di cui poco più di 2500 in provincia di Ragusa.

L’iniziativa si accompagna alla sospensione dei pagamenti dei mutui per coloro che abitano in regime di edilizia residenziale pubblica. “Grazie all’accordo fra il dipartimento delle Infrastrutture e Banca Intesa – spiega l’assessore Falcone – una platea di quindicimila famiglie sarà esonerata dalla quota mensile per l’Istituto di credito, mentre la Regione continuerà a erogare il proprio contributo in conto interessi. Alla fine dell’emergenza, le famiglie torneranno a effettuare i versamenti ma sgravati dal peso degli interessi”.

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