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Coronavirus, Modica: le menzogne di Abbate (via Fb e dai salotti tv) sulla donna rientrata da Pavia

E’ falso che la donna avesse la febbre domenica scorsa durante il viaggio e che avesse eluso gli obblighi di comunicazione. Un post del figlio che sarà ospite in tv per replicare al sindaco

(28 marzo 2020)

Se il presidente del consiglio comunale di Scicli Danilo Demaio con il suo improvvido messaggio audio condiviso in gruppi WhatsApp ha scatenato la caccia all’untore contro una donna, risultata positiva al coronavirus dopo il rientro da una crociera, comunicato correttamente così come previsto dalle norme, il sindaco di Modica Ignazio Abbate, in un certo senso, ha fatto di peggio.

Non in relazione alla rivelazione dell’identità della donna (anche se la forza della denuncia le ha stretto un ‘cappio mediatico’ fino a renderla riconoscibile) – della quale a differenza di Demaio – non ha fatto nome e cognome, ma per averla accusata ingiustamente.

Accusata, peraltro, nella forma più becera e irrituale, di un ‘comizio’ via Facebook, a caccia di migliaia di visualizzazioni, ma nelle cui affermazioni il sindaco – autorità istituzionale e primo responsabile della sicurezza sanitaria nel territorio comunale – ha detto il falso.

Non è vero infatti che la donna avesse la febbre quando ha viaggiato, domenica mattina, da Pavia (con volo Milano-Roma-Catania) a Modica dove è giunta in taxi dall’aeroporto ‘Bellini’, e non è vero che avesse eluso le norme relative all’obbligo di registrazione in casi del genere.

E adesso, ad uscire allo scoperto, è il figlio, il quale ha pubblicato sul suo profilo un post (‘Mamma non ti arrendere’) che ha registrato molti commenti. In evidenza la prova delle comunicazioni rese che smascherano le menzogne del sindaco, ribadite peraltro in modo unilaterale nel corso del programma televisivo di Mediaset condotto da Barbara D’Urso la quale si è ben guardata dal dubitare e dal verificare (sarebbe stato dovere elementare) le affermazioni di Abbate.

E ora il figlio della donna ha chiesto di potere replicare, sicché nella prima occasione utile, probabilmente lunedì, dovrebbe essere ospite dello stesso programma.

Da Scicli a Modica, due esempi di totale inadeguatezza di importanti figure istituzionali rispetto ai doveri primari di correttezza, prudenza, buon senso, diligenza e senso dell’etica pubblica.

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3 Comments

  1. Sicuramente dispiace molto per la morte della signora , piange il cuore anche a scrivere questa tragedia , ma credo che non ci siano scusanti per giustificare gli errori fatti dalla signora e soprattutto dalla figlia , perché è impossibile che il virus abbia contagiato la signora durante il viaggio che ha la duratavdi circa 2 ore e mezza, la verità è che la figlia pur sapendo del contagio della madre , ha fatto in modo che la mamma in quelle condizioni sia partita , mettendo a rischio la salute di tantissime persone , e inutile che volete dare la la colpa al sindaco , che ha solo salvaguardato la salute di tante persone , e denunciato la incoscienza dei controlli di aeroporti e varie , smettetela con queste scusanti perché vi rendete ridicoli agli occhi della gente , a parte questo mio pensiero, faccio le più sentite condoglianze alla famiglia

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