In Evidenza

“Conoscere può salvare la vita”. A Burgio, medici a confronto su un tema delicato: il tumore del pancreas

Lo scorso 20 giugno la comunità burgitana, e non solo, ha incontrato un luminare della chirurgia del tumore del pancreas, il dott. Butturini, arrivato nel piccolo centro agrigentino direttamente da Peschiera del Garda

(22 giugno 2019)

Proseguono gli incontri che, dall’autunno scorso, caratterizzano il format “Le giornate della Sanità” promosse dall’Amministrazione comunale di Burgio e di cui il sindaco Matinella ci aveva fatto cenno nella sua intervista di qualche giorno fa. Nella sala conferenze “Melissa Ann Riggio”, sita presso l’ex casello ferroviario, si è svolto il convegno “Il tumore del pancreas. Recenti conquiste e prospettive future”, evento voluto fortemente non soltanto dall’Amministrazione, ma anche dall’Associazione Unipancreas e patrocinato dall’Ordine dei Medici di Agrigento. Ospite d’onore il dott. Giovanni Butturini, responsabile della Chirurgia pancreatica dell’Ospedale P. Pederzoli di Peschiera del Garda (VR) e presidente di Unipancreas.  Si tratta di un’associazione, nata nel settembre 2018, che si pone come scopo primario quello di “avvicinare chi sta male a chi li sta curando” e di incentivare la ricerca e la divulgazione scientifica sull’argomento specifico. Mediatore del dibattito il Presidente del consiglio comunale di Burgio, prof. Vito Ferrantelli, il quale non ha esitato a richiamare l’applauso in memoria della dott.ssa Maria Garufo, psichiatra dell’Asp, scomparsa improvvisamente nel corso della stessa giornata. Ferrantelli ha parlato di politica come “uno strumento utile per migliorare la qualità della vita e luogo ideale per conoscersi e confrontarsi su vari campi”. Immancabile il saluto del sindaco dott. Francesco Matinella al quale si è associato anche quello del primo cittadino di Lucca Sicula (piccolo comune a un paio di km circa di distanza), l’avv. Salvatore Dazzo, che si è complimentato con il collega e con l’intera amministrazione burgitana per la grande sensibilità nei confronti del tema salute, dimostrata concretamente con il suddetto format sanitario. “Ascoltare il proprio corpo e i segnali che esso ci invia” è il caloroso invito dell’Assessore alla Sanità di Burgio, Vincenza Turrisi, “perché conoscere e prevenire può salvarci la vita!”. A rappresentare l’Ordine dei Medici della provincia di Agrigento il dott. Michele Botta, il quale – dopo aver espresso rammarico per il fatto che eventi del genere dovrebbero essere promossi in primis dall’Ordine competente – ha più volte ribadito l’importanza di affidarsi a mani esperte, in caso di diagnosi di una malattia grave. Il tumore del pancreas è una di queste ed è una patologia che nel corso degli anni ha registrato un allarmante aumento del numero dei casi. Apripista dell’intervento del dott. Butturini, le parole del dott. Vito Maggio, medico dell’INPS di Sciacca, e del dott. Domenico Macaluso, dell’Ospedale di Ribera. Il dott. Maggio ha portato a conoscenza i presenti di una serie di dati statistici che riguardano anche il territorio pertinente Sciacca. Il tumore del pancreas (PanNET) è una patologia sempre più diffusa non soltanto tra gli anziani, ma ormai anche tra i giovani.  Ha una mortalità elevatissima, infatti, è la quarta causa di morte per tumore in Occidente. Questo perché, ha evidenziato Maggio, non è possibile fare una diagnosi precoce: si tratta, purtroppo, di una patologia asintomatica che viene di solito scoperta casualmente oppure grazie ai sintomi quando, però, essa è a uno stadio avanzato.

In Italia su un campione di 100.000 abitanti si registrano 9 casi per le donne e 12 casi per gli uomini. Negli ultimi 15 anni la diagnosi è aumentata del 59%. Le cause sono varie, da quelle più generiche come il fumo di sigaretta, la vita sedentaria, l’obesità o gli inquinanti ambientali a quelle più specifiche come le cisti del pancreas, la pancreatite cronica, le neoplasie pregresse. Non meno importante, tra le cause del PanNET, è la familiarità. Nel Sud della penisola l’incidenza è minore e ciò, probabilmente, è dovuto alla nostra dieta mediterranea. Tuttavia qui si registra una mortalità più alta che al Nord. La diagnosi precoce – come abbiamo già detto – è difficile, soltanto nel 7% dei casi viene individuato allo stadio iniziale, forse perché spesso i sintomi generici che esso presenta (riduzione dell’appetito e del peso, dolori vaghi a livello addominale o nella zona lombare) vengono facilmente confusi con altre patologie e, purtroppo, sottovalutati. Soltanto la comparsa di feci chiare, urine molto scure o ittero possono mettere in allarme il paziente. A conclusione del suo intervento, il dott. Maggio ha riportato un ultimo dato. Su 100 casi soltanto il 20% è operabile e soltanto un misero 6,3% sopravvive ai canonici cinque anni dalla diagnosi. L’importanza dell’informazione è stato l’argomento preso in esame dal dott. Macaluso: “quello di oggi non è semplicemente un incontro scientifico, ma ha una valenza più alta perché informa la gente”. E allo stesso modo, Ferrantelli rivolgendosi al dott. Butturini, ha affermato “la gente ha bisogno di conoscere e chi meglio di un luminare come lei può informarla”. Tale compito è stato egregiamente espletato dal medico veneto che in più di un’ora e mezza ha esposto ai presenti vari punti: ha spiegato com’è e come funziona il pancreas, cos’è e come agisce il tumore dell’organo pancreatico, quali sono i fattori di rischio, quali sono le recenti conquiste in fatto di prevenzione e terapia e quali sono le prospettive future. Lo spirito è, sono state le parole di Butturini, “creare consapevolezza. Questa deriva dalla conoscenza, la quale a sua volta, deriva dalla giusta informazione. In seguito alla diagnosi, il paziente si sente come dentro a un labirinto in una stanza buia e noi abbiamo il compito di aiutarlo e guidarlo nel migliore dei modi”.

Quello del pancreas è un tumore cattivissimo in un organo delicatissimo, il quale è posizionato posteriormente ed è difficile da vedere soprattutto con gli esami diagnostici di primo livello ed è anche difficile da raggiungere chirurgicamente. Il desiderio più grande espresso dal dottore, che quotidianamente vive le difficoltà di coloro che si spostano da zone dell’Italia anche distanti, è che ci sia almeno un centro di eccellenza specializzato in ogni regione dove ci sono le competenze, ma manca l’organizzazione. E qui entra in gioco la politica che molto, a suo avviso, può e deve fare in questo senso. Un aspetto importante, che un buon medico non deve sottovalutare, è la stretta collaborazione con i colleghi di medicina generale, i quali sono i primi ad avere il contatto con il paziente. E altrettanto fondamentale è lo studio continuo e il confronto costruttivo con i colleghi specialisti. Grazie alle innovative metodologie diagnostiche e terapeutiche, è possibile studiare ogni singolo caso fin dall’inizio in modo da evitare errori di analisi e poter condurre il paziente verso le terapie più adatte ed efficaci. In conclusione, il dott. Butturini ha posto l’accento sulle cosiddette “cause note evitabili” (fumo, consumo di alcool, vita sedentaria, obesità), quelle cioè su cui ciascuno di noi può intervenire quotidianamente portando avanti uno stile di vita sano, mangiando bene e facendo tanta attività fisica. Non meno importante, dal punto di vista della prevenzione, è lo screening dei gruppi a rischio.

Al termine della discussione, il Presidente del consiglio Ferrantelli – congedando i presenti – ha espresso la promessa di portare a Burgio in occasione di un altro evento de “Le giornate della Sanità”, l’Assessore regionale alla Salute, l’avv. Ruggero Razza facendo nuovamente riferimento al ruolo che la politica deve svolgere in questo campo.

M.C.B.

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Back to top button