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A 10 anni dall’alluvione di Giampilieri, Messina ricorda le 37 vittime rimaste senza colpevole

La Corte d’Appello di Messina, nel luglio 2017, aveva assolto gli ex sindaci di Messina e Scaletta, dall’accusa di non aver gestito l’emergenza, non impedendo le vittime e i danni

(1 ottobre 2019)

Era il 1° ottobre 2009 quando una devastante alluvione devastò i villaggi di  Giampilieri Superiore, Scaletta Zanclea, Molino e Altolia, provocando la morte di 37 persone, tra cui diversi bambini e ragazzi. Un violento fiume di fango, nel giro di un paio d’ore, spazzò via ferrovie, strade e case. Gli sfollati, quasi 600, furono ospitati negli alberghi della zona, mentre per i 37 morti la procura di Messina aprì un’inchiesta per disastro colposo. Si ipotizzò che, aldilà della forza devastante della natura, ci fossero altre cause, tra queste l’abbandono del territorio senza alcun controllo, soprattutto a livello forestale. La Corte d’Appello di Messina, già nel luglio 2017, aveva assolto gli ex sindaci di Messina e Scaletta, Giuseppe Buzzanca e Mario Briguglio, anche dall’accusa di non aver gestito l’emergenza. Entrambi sono stati scagionati dall’accusa di omicidio colposo plurimo, mentre in primo grado erano stati condannati a 6 anni. A febbraio 2019, la Suprema Corte ha decretato l’azzeramento delle responsabilità penali per tutti e ha confermato le assoluzioni decise in secondo grado.

Oggi, in occasione del decimo anniversario, Messina ha organizzato degli eventi in memoria delle vittime. Alle 17, a piazza Pozzo, si svolgerà la cerimonia di commemorazione con la presenza delle massime autorità; alle 18, al Monumento, il ricordo delle vittime e gli interventi programmati, che si concluderanno con l’accensione di fiaccole per una camminata sino alla Chiesa Madre, dove alle 18.30 si svolgerà la celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Giovanni Accolla.

“Troppe croci seminate dal fango in Sicilia. Mai più altre Giampilieri”– ha affermato il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. Nel frattempo rimane l’amarezza dei familiari per la mancanza di colpevoli, a causa della quale la richiesta di risarcimento sarà molto ardua.

Claudia Trapani

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