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Zona arancione, “prezzo inaccettabile per il comparto economico”

L'europarlamentare Donato chiede zone bianche per le aree provinciali o comunali i cui i contagi sono più bassi

(15 marzo 2021)

“In Sicilia la situazione emergenziale è di fatto rientrata da fine gennaio con un crollo costante dei ricoverati. Il passaggio a zona arancione, ed addirittura rossa per Pasqua, è un ulteriore schiaffo ai cittadini ed al comparto della ristorazione. Faccio mio l’appello di Confcommercio Sicilia affinché il Presidente della Regione Siciliana negozi con urgenza una revisione del provvedimento per quanto concerne la Sicilia, limitando eventuali passaggi di zona solo per le aree che lo rendano necessario”. A dirlo è l’europarlamentare Francesca Donato. “I protocolli di chiusura adottati in Sicilia, – prosegue – sono estremamente pericolosi per la tenuta economica e sociale del sistema, perché la crisi Covid si innesta in una regione con caratteristiche peculiari come l’insularità, e che era già allo stremo. Chiedo immediati segnali di concretezza al governo regionale. Dichiari immediatamente zone bianche le aree provinciali o comunali i cui dati lo consentano, a partire dalle isole minori che non presentano contagiati, come Pantelleria. Ed effettui il passaggio a zona arancione solo laddove sia necessario, dopo una attenta verifica dei dati”.

Prosegue: “Ormai è chiaro che la vera soluzione sono le cure domiciliari, come dimostrano i dati più che confortanti delle aree del Piemonte che hanno già attivato i protocolli adeguati. Anche la Sicilia potrebbe adottare senza altri indugi i protocolli di terapia domiciliare in uso in Piemonte come ormai si accingo o a fare altre regioni d’Italia. Solo cosi si possono ridurre al minimo i ricoveri ospedalieri e ancor più quelli in terapia intensiva. E si può finalmente ridare fiducia nel futuro ai Siciliani e ripartire, finalmente, davvero”.

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