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Violenza sessuale a Ragusa: era tutto falso!

Emerse palesi contraddizioni nel racconto della denunciante

(27 maggio 2021 – violenza sessuale – Ragusa)

Ragusa – È stato assolto dall’accusa di violenza sessuale Fares Henaien, il tunisino che nel 2015 era stato denunciato da una vicina di casa. Lo scorso 21 maggio, a distanza di sei anni, il Tribunale collegiale di Ragusa – sezione penale (Vincenzo Panebianco, Elio Manenti e Maria Rabini) ha emesso la sentenza: l’uomo, difeso dall’avvocato Michele Savarese, è stato assolto da ogni accusa perché i fatti non sussistono. L’avvocato Savarese commenta così la sentenza: “L’ho difeso perché non ho mai avuto alcun dubbio sulla sua innocenza”.

I fatti

10 Marzo 2015, ore 21, Fares Henaien si trova a casa sua a Ibla, in compagnia di un vecchio amico, è triste perché hanno ricoverato la moglie in ospedale a Catania. Ad un certo punto bussa alla porta la sua vicina di casa, una cittadina olandese, una bella donna, molto alta. Fares è bassino, neanche un metro e sessanta centimetri, mingherlino. La donna gli dice di avere visto dei ladri e chiede al vicino se può aiutarla a chiudere le finestre. Fares si mette a disposizione, tranquillizza la signora, fa quello che dice e la donna gli chiede se può entrare nel suo appartamento. Fares le offre un bicchiere d’ acqua ma a questo punto la signora riceve una telefonata, parla nella sua lingua, sconosciuta al tunisino, s’innervosisce al telefono e va via senza salutare. Torna dopo circa un’ora accompagnata da quattro amici, tutti salutano Fares e il suo amico Giovanni in maniera cordiale. Ma nei giorni successivi Fares Henaien viene contattato dalla polizia, è stato accusato del reato più infame, violenza sessuale. A denunciarlo la sua vicina che sostiene di essere stata molestata dal tunisino per più di un’ora. Fares è distrutto ma ha il conforto di sua moglie che sa che il marito non farebbe mai male ad una donna. Inizia un lungo processo, dove il tunisino è stato difeso dall’Avv. Michele Savarese il quale ha fatto emergere le palesi contraddizioni su cui si basavano le false accuse della denunciante, la quale nell’immediatezza dei fatti si era recata presso la Questura di Ragusa e gli stessi poliziotti l’avevano ritenuta poco attendibile. Ma in ogni caso nel racconto dell’ olandese non tornano i tempi e ci sono troppe stranezze. Una fra tante, nell’ immediatezza del presunto reato, la signora in compagnia dei suoi amici incontrò il suo presunto violentatore e nonostante avesse già raccontato di essere stata vittima di approcci sessuali né lei né i suoi accompagnatori, due uomini e due donne, mossero alcun rimprovero al tunisino. Anzi, scambiarono pure quattro chiacchere in tranquillità.

L’Avv. Savarese inoltre, durante l’ istruttoria dibattimentale ha prodotto la cronologia del profilo Facebook del denunciante, da due mesi prima della presunta aggressione a due mesi dopo, certificata da un perito, rappresentando al Tribunale che nei giorni immediatamente successivi al 10 marzo 2015, la signora olandese pubblicava i propri stati d’animo, incompatibili con chi ha subito una violenza sessuale. Adesso, dopo più di sei anni, è arrivata la giustizia: Fares Henaien è stato assolto.

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