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Vaccinopoli: il reato è morale

Vaccinopoli - Nello Dipasquale dopo autosospensione di Caruso: "se coinvolto componente del Pd peggio per lui".

Di seguito il commento del deputato regionale del PD Nello Dipasquale (rilasciato a La Sicilia) sul caso vaccinopoli dopo l’autosospensione di Caruso dal Partito democratico

Il deputato Nello Dipasquale ritorna sul caso vaccinopoli

«Qui – commenta il deputato regionale del Pd Nello Dipasquale – non c’è un problema legato al colore politico di chi è coinvolto in questa vicenda, perché, lo ricordo, il caso non è solo sciclitano, ma riguarda anche altri Comuni.

Chi ha avuto nelle mani il vaccino, o meglio alcuni di loro, purtroppo, invece di pensare alle persone che ne avevano diritto, hanno pensato prima ai propri familiari.

Questo lo abbiamo detto sin dall’inizio e non bisogna fare sconti. Se in questa vicenda è coinvolto qualcuno del Pd peggio per lui, sicuramente è una vergogna. Nessuno può accusarci di coperture perché siamo stati i primi a denunciare l’accaduto. La cosa veramente grave è che questo problema stava passando inosservato e dobbiamo ringraziare i Nas che se ne stanno occupando perché all’inizio i fatti erano stati minimizzati riducendoli ad un errore fatto in buona fede, all’inesperienza o, ancora peggio, ad un problema legato ad una resa di conti nell’ambito della politica, ma stiamo scoprendo che non è così.

Purtroppo e con rammarico debbo dire che avevamo ragione. I reati penali saranno appurati dalla magistratura, ma intanto qui siamo di fronte ad un reato morale. Chi ha vaccinato mogli, mariti, amici, parenti, a prescindere da quello che deciderà la magistratura, deve risponderne alle persone ed è stato già condannato dall’opinione pubblica»

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