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Vaccino obbligatorio per personale sanitario: giusto o sbagliato?

Chi non si vaccina è inidoneo a svolgere la professione

Tutto il personale sanitario della Sicilia sarà costretto a vaccinarsi, pena l’inidoneità allo svolgimento della mansione. Lo prevede il decreto dell’assessore alla Salute, il 743/2020, che obbliga tutto il personale sanitario a fare l’antinfluenzale. Chi si rifiuta dichiara, sotto la propria responsabilità, di essere consapevole che la mancata vaccinazione, non giustificata da ragioni mediche, comporta l’inidoneità temporanea per lo svolgimento della mansione lavorativa. Rimane cioè a casa. Si tratta di un decreto che sta creando non poche tensioni, perché se vi sono tanti operatori sanitari disposti a fare il vaccino, tra il personale sanitario ci sono anche diversi no-vax. Possono essere obbligati?

I sindacati: è anticostituzionale

Sulla questione, nei giorni scorsi, sono intervenuti anche i sindacati che chiedono l’annullamento del decreto. Tra questi c’è la Fials che, pur essendo favorevole e consapevole dell’importanza dei vaccini, contesta l’obbligatorietà del provvedimento che secondo il sindacato risulta illegittimo «anche perché la vaccinazione obbligatoria è tematica riservata alla competenza statale, ciò anche allo scopo di garantire misure omogenee su tutto il territorio nazionale». Nella diffida a firma del segretario regionale Fials, Sandro Idonea e della vice Agata Consoli, redatto dall’avvocato Rocco La Placa, è scritto che “la scelta tra obbligo o raccomandazione ai fini della somministrazione del vaccino costituisce in particolare il punto di equilibrio in termini di bilanciamento tra i valori parimenti tutelati dalla Costituzione nonchè sulla base dei dati ed elle conoscenze scientifiche disponibili, tra autodeterminazione del sinolo da un lato, e tutela della salute dall’altro”.

Il vaccino antinfluenzale espone al Covid?

La Fials ricorda inoltre che “la comunità scientifica conferma i rischi sugli effetti della vaccinazione sulle difese immunitarie che potrebbero abbassarsi determinando un aumento del rischio di contrarre il covid-19”, tanto che la diffida è stata inoltrata anche ai direttori generali quali “soggetti attuatori delle misure illegittimamente prescritte con il decreto regionale citato e in qualità di datori di lavoro” e dunque responsabili di quanto potrebbe accadere. Ci sono anche diverse sentenze del Tar che, in altre regioni, hanno bocciato questo tipo di decreti. La Regione siciliana farà in merito un passo indietro?

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