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Un anno di amministrazione Schembari, a Comiso: il bilancio, negativo, dell’opposizione

Dal PRG ai parcheggi, dalla gestione finanziaria alla differenziata: di questa amministrazione non si salva nulla perché "è un anno che non fa niente e vive solamente della rendita lasciata in eredità dall’amministrazione Spataro"

(28 giugno 2019)

Il PD di Comiso mette sotto la lente di ingrandimento un anno di amministrazione Schembari e, in conferenza stampa, traccia il bilancio. A fare gli onori di casa il segretario cittadino e consigliere comunale Gigi Bellassai, che, nel suo intervento introduttivo, ha usato la definizione di “Democrazia recessiva” per indicare la cifra amministrativa di retroguardia della destra comisana. All’incontro hanno preso parte anche i consiglieri comunali Filippo Spataro, Fabio Fianchino, Gaetano Gaglio e Vittorio Ragusa, questi ultimi in rappresentanza delle liste civiche “Spiga” e “Territorio”, mentre, a rappresentare la frazione di Pedalino, c’era il presidente del PD, Gaetano Scollo. Stigmatizzato l’inattivismo di questa amministrazione: “Non c’è un’idea di sviluppo, – si legge in una nota – non una visione di crescita della città. Soltanto l’annuncio della realizzazione di un parcheggio nell’ex mercato ortofrutticolo (dove era già prevista un’area di aggregazione e svago per ragazze e ragazzi e associazioni varie) e un unico atto concreto: la recisione delle catene in Viale della Resistenza per eliminare un’area pedonale storica, senza alcuna ricaduta economica per gli esercizi commerciali. Per il resto nessuna promessa fatta in campagna elettorale, che avrebbe dovuto essere mantenuta addirittura nei primi cento giorni, è stata mantenuta: nessun cambio del management in Soaco, nessun abbassamento delle tasse, nessuna eliminazione dei due progetti di finanza riguardanti il Cimitero e il Sollevamento delle acque. Per queste ultime due vicende, sulle quali l’amministrazione sta adottando un atteggiamento dilatorio a dir poco sospetto, senz’altro irrituale, da parte delle opposizioni e, per quanto riguarda il cimitero, da parte della ditta aggiudicataria, sono già partite le denunce alla volta delle procure della Repubblica e della Corte dei Conti. Il rischio che ci siano gli estremi della responsabilità contabile nella forma del danno erariale e quelli della responsabilità civile nella forma del risarcimento danni, senza che con ciò possa escludersi anche quella penale, trattandosi di procedure d’appalto già indette e non ancora concluse, è molto concreto”.

Anche sul Piano Regolatore Generale e sul problema dei parcheggi le oppposizioni comisane hanno da ridire. “Dopo un anno è ancora al palo. Nessun atto dall’approvazione sotto l’amministrazione Spataro è stato ancora posto in essere da questa maggioranza. Distrazione, incompetenza o cosa? Sono state eliminate le strisce blu – proseguono i consiglieri comunali – anche nel centro storico. Già si fa fatica a trovare parcheggio e siamo alle porte di luglio, con la metà dei comisani in villeggiatura. Non osiamo pensare al caos che ci sarà a settembre e ottobre, quando ci sarà il rientro”.

Il PD denuncia pure come il servizio di raccolta differenziata veda diverse e nuove defaillance dovute a una vistosa carenza di controlli e un autentico fermo sulle finanze dell’ente. “Mentre nelle città limitrofe, che peraltro hanno già raggiunto percentuali ben più alte delle nostre, si mettono le telecamere e si attivano i Vigili Urbani, da noi si fa l’esatto contrario. E i risultati – dicono – sono sotto gli occhi di tutti! In pochi mesi siamo tornati indietro di 10 anni, ai tempi della Giunta Alfano: nessuna scadenza per i documenti finanziari viene rispettata. Il bilancio consolidato approda in aula dopo 8 mesi, il previsionale 2019 lo aspettiamo da tre mesi e meno male che la scadenza era stata prorogata al 31 marzo, del consuntivo 2018, il cui termine di approvazione scadeva ad aprile non abbiamo alcuna notizia analogamente il Documento Unico di Programmazione. Nei – pochi – documenti esitati ad oggi dalla Giunta Schembari non si intravede alcuna idea di gestione finanziaria dell’Ente. Si galleggia beneficiando dell’impianto ereditato peggiorandolo, ovvero tagliando linearmente quando necessario servizi sociali, manutenzioni stradali, tutela ambientale e randagismo, e, cosa ben più grave i costi relativi alle utenze elettriche, finendo così per generare inevitabili buchi nel prossimo futuro. E intanto i soldi – proseguono – sembrano finiti e i tempi di pagamento per i fornitori, anche se qualche avvocato “fortunato” riesce a farsi pagare in due giorni dalla presentazione della richiesta,  si riallungano ai tempi pre dissesto. Molte chiacchiere e poca sostanza, del resto, se si esaminano le delibere di giunta prodotte dall’Amministrazione Schembari si vedrà come la voce principale è costituita da passerelle, patrocini, mostre, feste, eventi, il 34% del totale. Seguono atti tecnici e obbligatori e contenziosi”.

Il sindaco Maria Rita Schembari

In pratica, di questa amministrazione non si salva nulla perché “è un anno che non fa niente e vive solamente della rendita lasciata in eredità dall’amministrazione Spataro: campetto in via delle Palme, Campetti da tennis a Pedalino, scuola materna in via Bufalino, nuovi lavori alla Villa comunale, Museo Caruso in Pinacoteca”  e il sindaco Maria Rita Schembari, concludono, è diventato quello “delle processioni e delle carte d’identità” perché non perderebbe un’occasione pubblica “con tanto di fascia tricolore nelle quali parla di tutto, racconta vicende personali, ma neanche una parola sulla città di oggi e di domani. Non solo, insieme alla sua squadra festeggia con tanto di torta il primo anno di amministrazione. In altre parole, lei e i suoi festeggiano un anno che stanno seduti in poltrona e prendono lo stipendio”.

Valentina Frasca

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