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SOS salute pubblica a Favignana, possibile inquinamento a causa del gasolio della centrale elettrica

Sembrerebbe, infatti, che nelle case limitrofe alla centrale, da circa 15 anni, fuoriesca acqua giallastra che emana un odore di petrolio

(21 febbraio 2020)

Nella bellissima isola di Favignana potrebbero esserci dei seri pericoli per la salute dei cittadini e dei turisti, dovuti all’inquinamento derivato dalla centrale elettrica gestita dalla Sea. Sembrerebbe, infatti, che nelle case limitrofe alla centrale, da circa 15 anni, fuoriesca acqua giallastra che emana un odore di petrolio.

La deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri, chiede quindi al governo di fare ogni possibile verifica sulla situazione, e presenta un’interrogazione all’Ars.

“Una perdita fu verificata negli anni ‘80 in un serbatoio interrato per lo stoccaggio del combustibile e ogni bonifica sembra sia stata finora inefficace, compreso l’ultimo intervento che doveva essere completato nel 2008, basato sul piano di caratterizzazione presentato dalla Sea. I monitoraggi effettuati fino al 2014, avrebbero rilevato una significativa presenza di elementi inquinanti penetrati nelle rocce permeabili fino alla falda acquifera. Un fatto gravissimo, soprattutto se consideriamo che si tratta di un’area marina protetta. Tanto grave che ha portato, in seguito a esposti e indagini, alla richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura di Trapani, dell’amministratore e del procuratore speciale della Sea, accusati di inquinamento ambientale. Il 26 febbraio il Gup deciderà sulla richiesta del Pubblico ministero”.

“In questo scenario preoccupante – conclude – abbiamo chiesto al governo regionale quali azioni siano state prese rispetto alla mancata bonifica e se l’assessorato sia a conoscenza dell’estensione e del livello di contaminazione del suolo e delle acque, se sia stato autorizzato un nuovo progetto di bonifica, se la Regione intenda provvedere a realizzare gli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale, se sia stato coinvolto il ministero dell’Ambiente e infine se vi sia richiesta di revisione, da parte del Comune di Favignana dell’Aia – Autorizzazione integrata ambientale” o se intenda provvedere la Regione stessa”.

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