Ialmo News

Scesi dalla Diciotti i 27 minori non accompagnati, sulla nave restano in 150

La minaccia di Salvini: "Se Conte e Mattarella mi sconfessano, cade il Governo"

Sono ore di grande tensione al porto di Catania, dove resta ormeggiata la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo i migranti recuperati nel Mediterraneo oramai diversi giorni fa. Al termine di un duro braccio di ferro il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha accettato di far scendere i 27 minori non accompagnati a bordo e tutti sono ora assistiti da Croce Rossa, Unhcr e Save the Children. L’ok è arrivato al termine dell’ispezione del Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che ha rilevato numerosi casi di scabbia e condizioni disumane, e alla luce della richiesta ufficiale giunta dalla Procura per i Minorenni del Tribunale di Catania.

Restano sulla nave in 150, in attesa che si capisca come i Paesi dell’Unione europea siano disposti a fare la propria parte. A vigilare affinché nessuno scenda c’è un cordone di Polizia, Carabinieri e personale della Guardia Costiera. A livello politico il dibattito è scatenato e tutti si stanno scagliando contro Salvini. Dal Presidente della Camera, Roberto Fico, allo scrittore Roberto Saviano, che ha parlato di sequestro di persona, fino al segretario del PD, Maurizio Martina, giunto appositamente a Catania, l’ex Premier Paolo Gentiloni. Ma il Ministro ne ha per tutti, non fa alcun passo indietro e dice di avere la coscienza a posto perché “sulla Diciotti sono tutti immigrati illegali“. In merito, invece, alla telefonata intercorsa con il Premier Giuseppe Conte annuncia: “C’è sintonia, mi ha chiesto informazioni e gliele ho date mentre da ministro e da padre stavo dando indicazioni per far scendere i minori“. Poi, però, rincara la dose e minaccia: “Se Conte e Mattarella mi sconfessano, cade il Governo“.

Salvini continua, nel frattempo, a provocare attraverso le dirette e i post sui social e attacca le centinaia di persone da giorni in presidio al porto per chiedere che i migranti vengano “liberati” e fatti scendere. Al grido di “Catania Accoglie” e con in mano gli arancini, diventati il simbolo della protesta.

Intanto la Dda di Palermo ha aperto un’indagine ipotizzando il reato di per associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini, il Garante delle persone detenute e private della libertà sarebbe pronto a presentare una comunicazione in Procura ad Agrigento qualora rilevasse situazioni che testimonino una violazione dei diritti e proprio la Procura di Agrigento ha aperto un’indagine a carico di ignoti per sequestro di persona. Salvini, però, replica spavaldo: “Leggo che la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Sono qua, non sono ignoto”, quindi la chiosa finale: “Gli sbarchi si sono ridotti di 32mila solo nel mio periodo al ministero, ma non mi basta; le Ong hanno capito che è meglio che girino al largo, gli amici telefonisti degli scafisti hanno capito che in Italia non è più aria. Andate dove volete, in Francia, in Spagna, a Gibilterra, a Malta, non qui. Per gli scafisti, i mafiosi, i camorristi, i trafficanti di armi, di droga e di esseri umani è finita la pacchia“. La tensione resta altissima, la situazione è in costante evoluzione.

Valentina Frasca

 

 

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Back to top button