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Scenica conquista tutti: a Vittoria l’unico festival a sud di Roma riconosciuto dal MIBACT

Intervista esclusiva al direttore generale dell'associazione culturale Santa Briganti, Andrea Burrafato

C’è un festival, a Vittoria, in provincia di Ragusa, nato per essere un intenso momento di proposta artistica, culturale e formativa, di esplorazione tra le arti, spazio di scambio e confronto, laboratorio di idee ed esperienze. Un piccolo esperimento, che l’associazione culturale Santa Briganti è riuscita a far diventare l’evento per eccellenza della primavera iblea, capace di richiamare grandi e piccini con circo, teatro, musica, danza e laboratori.

Oggi, dopo 10 anni di grande lavoro, per questa kermesse arriva il giusto riconoscimento: per il triennio 2018/20, infatti, “Scenica” è rientrato tra i sette festival di settore (circo e arti performative) riconosciuti dal MIBACT (Ministero dei beni e attività culturali), unico festival a sud di Roma.

Siamo molto contenti – commenta il direttore generale, Andrea Burrafatoperché è, innanzitutto, un’attestazione di qualità rispetto al lavoro svolto sinora e alla proposta artistica. Essere tra i festival riconosciuti significa dare a Scenica una visibilità e un respiro molto più ampio, che valica i confini regionali. Significa anche avere un sussidio economico da parte del Ministero, che ci permetterà di lavorare con più serenità e di mettere in moto la macchina organizzativa nei tempi e nei modi di cui necessita un evento del genere”.

Ma come nasce Scenica? E com’è diventato l’evento che è oggi?

Scenica nasce nel 2009. Volevamo creare a Vittoria un festival colorato e fuori dagli schemi, un festival in cui le diverse arti della scena (dal teatro alla musica, dalla danza al circo) potessero trovare un unico contenitore, invadere spazi della città non necessariamente dedicati allo spettacolo. Lo abbiamo fatto lanciandoci senza paracadute, solo con un piccolo sostegno da parte del comune. Tra il festival e la città è scattato subito un legame forte, di anno in anno il pubblico è aumentato, e il festival è inevitabilmente cresciuto fino a raggiungere numeri inizialmente inimmaginabili: nell’ultima edizione oltre 30 spettacoli, 16 diverse compagnie, più di 2.000 biglietti staccati e diverse migliaia di persone negli eventi gratuiti.

Tanti i nomi di prestigio fatti arrivare a Vittoria, vogliamo ricordarne qualcuno?

Nelle varie edizioni abbiamo portato compagnie provenienti da tutto il mondo. Pur essendo un festival multidisciplinare, l’attenzione maggiore è stata spesso rivolta al circo contemporaneo e alle arti performative. Sono ascrivibili a questo settore le compagnie di punta che abbiamo avuto il piacere di ospitare in questi anni: Cridacompany (Francia), Dela Praka (Brasile), MyLaika (Francia), El Grito (Italia), Rouge Nord (Francia), Zenhir (Italia), e Carl Stets (Danimarca). Abbiamo proposto anche tanta musica: Amanda Jayne, Jozef Van Wissem, Luisa, Bandadriatica, Iotatola, Rappresentante di Lista, Dumbo Gets Mad, Jur, Underdog, Guappecartò, Deadwood, e poi il teatro e la danza. Man mano che rispondo mi rendo conto che l’elenco è veramente lungo. Quello che di certo si può dire è che la proposta del festival è sempre imprevedibile e originale, e forse proprio questa è una delle caratteristiche che rende Scenica un evento sempre così atteso.

E per il futuro, invece, cosa dobbiamo aspettarci?

Ogni anno il festival è cresciuto, è cambiato, ha provato a sorprendersi e sorprenderci, e vuole ancora crescere, in quantità e qualità, raggiungere un pubblico sempre più ampio e proporre ogni anno qualcosa di nuovo. Vuole continuare ad essere una ventata di freschezza nella primavera iblea. Il contributo del Ministero farà buon gioco, e ci darà sicuramente una spinta propulsiva in più, speriamo che la situazione delicata che vive la nostra città in questo momento (ndr: il commissariamento del Comune) non faccia si che venga meno il supporto da parte dell’amministrazione comunale, per noi fondamentale. Sarebbe davvero un peccato.

Valentina Frasca

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