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Ragusano Dop e formaggi biologici siciliani: 500 mila consumatori raggiunti attraverso il “Progetto di fattoria”

L'Ats, formata da Progetto Natura e Latticini di Fattoria, ha utilizzato i fondi del Psr per attività di promozione di queste eccellenze casearie siciliane

(12 novembre 2021 – Ragusano Dop)

Più di 500 mila consumatori, raggiunti attraverso attività dirette nei principali store della Sicilia e in Regioni obiettivo come Piemonte e Lombardia, e con iniziative di promozione su social, hanno avuto modo di conoscere, degustare e acquistare il formaggio Ragusano Dop e i formaggi biologici siciliani, incrementando così la presenza sul mercato e offrendo ai produttori siciliani maggiori opportunità. E’ stato questo l’obiettivo centrato dal “Progetto di Fattoria” che da giugno ad oggi ha sviluppato le proprie differenti azioni per promuovere queste eccellenze casearie iblee. Focus sul Ragusano Dop, formaggio proveniente da allevamenti del Sud Est siciliano ubicati nella zona geografica indicata nel disciplinare di produzione, e focus anche sull’importante produzione lattiero casearia iblea svolta in biologico. A promuovere il “Progetto di Fattoria” è stata l’Ats formata tra Progetto Natura (VEDI IL VIDEO AZIENDALE REALIZZATO PER IL DOCUMENTARIO RAGUSA – L’ISOLA NELL’ISOLA) e da Latticini di Fattoria (azienda Occhipinti Giuseppe specializzata in produzioni casearie biologiche). L’Ats ha aderito al bando promosso dall’Assessorato regionale all’Agricoltura per il “Sostegno per le attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno” secondo il PSR 2014-2020, sottomisura 3.2.

Con le diverse azioni progettuali si è puntato all’incremento delle presenze dei prodotti d’eccellenza all’interno della GDO in Sicilia, Piemonte e Lombardia sviluppando contestualmente un’attività di promozione digitale del Ragusano Dop e dei Latticini Biologici anche mediante la creazione di pillole video sulla produzione, sulla lavorazione e sulla stagionatura, veicolati tramite i canali digitali con una massiccia campagna informativa. Prevista la presenza all’interno di manifestazioni di settore come la Fiera Agroalimentare Mediterranea di Ragusa e durante specifici momenti informativi diffusi anche online. Il progetto, i cui risultati sono stati illustrati stamani nel corso di un convegno, ha favorito la crescita dell’interesse locale e regionale verso la produzione e la commercializzazione del Ragusano Dop e dei prodotti lattiero-caseari biologici siciliani. Come è stato spiegato stamani da Salvatore Cascone di Progetto Natura, da Giuseppe Occhipinti di Latticini di Fattoria e da Giorgio Ragusa, coordinatore del Progetto di Fattoria, si è lavorato non solo sulla promozione del formaggio Ragusano Dop e dei formaggi biologici siciliani ma si è puntato inoltre alla informazione consapevole del consumatore, esaltando le qualità e le proprietà nutrizionali e organolettiche di queste produzioni ancora oggi lavorate a mano, con la consapevolezza che ci si può nutrire in modo sano e genuino e con prodotti di qualità. 
Offrendo il proprio punto di vista sono intervenuti al convegno finale anche il sindaco  di Ragusa, Peppe Cassì, il vicesindaco Giovanna Licitra, il parlamentare regionale Nello Dipasquale, il presidente del Distretto Lattiero Caseario, Enzo Cavallo, il capo dell’Ispettorato agrario Francesco Azzaro, il dirigente regionale Dario Cartabellotta, Gianluca Piccione per l’Ordine degli Agronomi e Carmelo Saccone di MediaLive per l’analisi delle attività di social media marketing sviluppate per il progetto la cui visual grafica e organizzazione logistica è stata curata da Aquacheta.

Ulteriori informazioni sono state fornite durante i momenti di approfondimento. Il formaggio Ragusano Dop viene prodotto nell’intero territorio dei Comuni individuati dal disciplinare nelle province di Ragusa e Siracusa. E’ un formaggio a pasta filata prodotto con latte vaccino intero e crudo durante le stagioni tardo autunnale, invernale e primaverile, in presenza di foraggio verde. L’alimentazione delle bovine è costituita in prevalenza dal pascolo delle essenze spontanee dei pascoli naturali del territorio ibleo ed eventualmente di erbai coltivati. La stagionatura avviene in ambienti freschi con pareti geologicamente naturali tali da garantire 14-16ºC e 80-90% di umidità. Le forme vengono legate a coppia con sottili funi e poi appese a cavallo di travi di legno. Per ottenere il marchio Dop, il formaggio deve stagionare minimo 3 mesi e la stagionatura può protrarsi anche oltre i 12 mesi. L’ente certificatore è il Corfilac. 
Di sapore alquanto gradevole, il Ragusano Dop è un formaggio dolce e poco piccante nei primi mesi di stagionatura e diventa piacevolmente piccante a stagionatura avanzata. Grasso (nella sostanza secca) non inferiore al 40% per i formaggi da tavola, non inferiore al 38% per i formaggi stagionati oltre 6 mesi. Umidità massima 40%. Oltre che in forme intere il Ragusano Dop può essere immesso al consumo “porzionato” e “grattugiato”, confezionato ed etichettato (come espressamente previsto dal disciplinare di produzione) dagli operatori autorizzati, e controllati, dal Consorzio di Tutela. Il Ragusano Dop è facilmente riconoscibile attraverso la scritta punteggiata “Ragusano” impressa durante la lavorazione da apposite fascere su 2 dei lati, contrapposti, della forma, 2 marchi a fuoco apposti sulla faccia principale ai lati del numero CEE identificativo dell’azienda di produzione, una matrice verde di caseina con un numero identificativo per la rintracciabilità.
Di grande bontà anche i formaggi biologici realizzati seguendo un percorso di filiera sempre controllata. Vengono prodotti da un latte proveniente da mucche allevate all’aperto, libere di muoversi e brucare l’erba che preferiscono. Gli animali devono avere libero accesso al pascolo, questo consente di migliorare lo stato sanitario e di benessere complessivo degli animali e, quindi, anche la qualità del latte. Un metodo di allevamento che ammette solo l’impiego di sostanze naturali. Considerati i positivi risultati raggiunti in questa azione promozionale, che ha visto anche l’intervento economico dell’Ats, si lavorerà per proseguire nelle attività di valorizzazione di queste eccellenze casearie siciliane.

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