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Covid Ragusa: l’andamento lento della vaccinazione

Ecco tutti i numeri tra prime, seconde dosi...e vaccini che non arrivano

A Ragusa si continua a vaccinare, ma molto, molto a rilento. Insomma, si fa quel che si può, perché di vaccini non ne arrivano, o ne sono arrivati pochissimi, e al momento non si intravede luce in fondo al tunnel. Per rendere più chiaro il concetto, possiamo analizzare i numeri che dimostrano come a Ragusa, ma così come anche nel resto d’Italia, la campagna stia procedendo con il freno a mano tirato. Oggi a in provincia sono disponibili soltanto 600 vaccini per le prime dosi, vale a dire, quindi, che si possono soddisfare solo 300 persone (tra prima e seconda dose). Con questi numeri non vale nemmeno la pena iniziare a vaccinare gli ultraottantenni che – precisano dall’Asp- rientrano ancora nella prima fase. «Allo stato attuale- spiega il direttore sanitario Raffaele Elia- sono circa 18 mila gli ultraottantenni da vaccinare in provincia di Ragusa (in tutto sono circa 19766, ma da questi vanno sottratti gli anziani ospiti delle case di riposo già vaccinati), ma i vaccini non stanno arrivando e francamente non sappiamo nemmeno quando arrivano». Alla data del 3 febbraio in provincia di Ragusa sono state fatte, in totale, 7.346 prime dosi, 4.239 seconde dosi e la restante parte (per arrivare a 7346 dosi) è in frigo. Tra questi 7.346 vaccinati che hanno ricevuto il primo ciclo, vi sono quasi tutti i dipendenti dell’Asp (che sono all’incirca 4 mila), gli operatori e gli anziani delle case di riposo, oltre a chi ha fatto il vaccino pur non avendone il diritto. Se con la Pfizer si va a rilento, con Moderna, invece, si può parlare di un vero flop perché, dopo la prima fornitura di circa 1300 vaccini, nessuno ha più visto e sentito l’azienda statunitense che sembra essersi totalmente dimenticata di Ragusa. Della Moderna sono state iniettate 571 prime dosi e ne rimangono circa 600 in frigo per i richiami (che vengono fatti al 28esimo giorno).

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