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Ragusa – Sanitari no vax: ecco dove operavano. Le dichiarazioni di Aliquò

Il direttore dell'Asp parla di sanitari no vax, della campagna vaccinale e dei tamponi

Ragusa, sanitari no vax: parla Aliquò – 2 giugno)

 

di Carmelo Riccotti La Rocca (articolo tratto da La Sicilia)

Ha avuto una vasta eco la notizia delle 30 sospensioni disposte dall’Azienda Sanitaria Provinciale, nei confronti di propri dipendenti che hanno detto no al vaccino anti-Covid. Non ci sono state altre Aziende sanitarie in Italia che hanno deliberato così tante sospensioni. «Io – afferma il direttore generale dell’Asp di Ragusa – Angelo Aliquò – ho semplicemente rispettato le norme. C’è un decreto (il numero 44 del 1° aprile 2021 – ndr) che impone l’obbligo vaccinale ai lavoratori della sanità pubblica o privata, in alternativa (salvo alcune eccezioni) prevede la sospensione dal lavoro senza stipendio. Quindi non ho fatto altro che dare seguito a ciò che mi dice la legge». Alcuni tra i sanitari no vax si sono già vaccinati e sono subito rientrati al proprio posto, gli altri rimarranno a casa almeno fino al 31 dicembre (e senza stipendio). «Ci tengo a sottolineare – ci dice ancora Aliquò – che non si tratta di un provvedimento disciplinare, ma del venir meno di un requisito necessario». Il decreto prevede anche che chi non si vaccina per via di patologie riconosciute dallo stesso decreto, può essere allocato in un’altra posizione lavorativa dove non sia a contatto con le persone. «È chiaro quindi – aggiunge Aliquò – che io un’altra allocazione la trovo a chi non si vaccina per un motivo valido, ma non agli altri».

Ecco dove sono avvenute le sospensioni

I sanitari no vax iblei (ma molti di loro non vogliono essere definiti no vax perchè diffidano solo del vaccino anti-Covid) operano in diversi campi: tra loro ci sono infermieri ausiliari, OSS, tecnici di laboratorio ecc. Da quanto trapelato, la delibera di sospensione ha riguardato almeno 5 operatori in servizio all’ospedale Guzzardi di Vittoria, 4 al Maggiore di Modica, 5 nel Distretto di Modica, 2 al Busacca di Scicli e 12 al Giovanni Paolo II. «Mi auguro – commenta ancora il direttore generale dell’Asp di Ragusa – che queste persone decidano di vaccinarsi presto così potranno tornare al loro posto».

Dai sanitari no vax alla campagna vaccinale, ecco come sta andando a Ragusa

Per una trentina di sanitari che non vogliono vaccinarsi, ci sono poi migliaia di Ragusani che invece vorrebbero ricevere il siero contro il Covid. La campagna vaccinale, però, negli ultimi giorni ha subito un brusco calo per via della carenza di vaccini. «Per quanto riguarda AstraZeneca – spiega Aliquò – non c’è carenza, ma come da disposizione Regionale, adesso, con il vaccino anglo-svedese, facciamo solo i richiami. Per quanto riguarda gli altri vaccini, debbo dire che abbiamo registrato questa carenza anche grazie (e non per colpa) dei medici di famiglia che ormai da giorni stanno facendo tante somministrazioni e, finalmente, c’è una grande adesione della categoria che ci sta dando una grossa mano. Proprio oggi (ieri per chi legge), c’è stata una riunione con i medici di base per organizzare al meglio la campagna vaccinale». Il punto è che al momento mancano le dosi, ma è attesa per le prossime ore una nuova fornitura di vaccini Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson. Una volta arrivati i vaccini, la campagna potrà riprendere a pieno ritmo.

Le somministrazione del 31 maggio

Sono state 1289, in totale, le dosi di vaccino somministrate nel Ragusano nella giornata di lunedì: 762 prime dosi e 527 richiami. Per quanto riguarda gli hub, sempre nella giornata del 31 maggio, 214 somministrazioni sono state effettuate a Modica, 60 a Scicli, 244 a Vittoria, 98 al Civile di Ragusa e 281 al PalaMinardi. Sale così a 169.317 il numero totale dei vaccini somministrati in provincia di Ragusa dall’inizio della campagna vaccinale:111.288 prime dosi e 58.029 richiami.

La carenza dei tamponi: “è tutto sotto controllo”

Altra nota dolente è poi quella relativa alla mancanza di tamponi. «La situazione – ci dice ancora il direttore generale Angelo Aliquò – è assolutamente sotto controllo, intanto che aspettiamo l’arrivo dei nuovi tamponi, stiamo cercando di razionalizzarli, anche perché non c’è la stessa richiesta che c’era prima». L’Asp, insomma, sta approfittando dell’attuale sospensione dei drive-in, per riprogrammare l’organizzazione della campagna per effettuare i test rapidi al fine di verificare la positività o meno al Covid.

LEGGI ANCHE: SANITARI NO VAX: ECCO PERCHE’ NON FACCIAMO IL VACCINO

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