Ialmo NewsNewsRagusa

Modica, passata la pioggia, nuovo ‘ombrello’ per Abbate: cimitero chiuso perché 12 in quarantena

L’apertura sarebbe stata illegittima (la Prefettura ha fatto recintare il camposanto), ma il sindaco cerca un’altra scusa alla sua figuraccia: ma che c’entrano i 12 ‘isolati a casa’?

(27 aprile 2020)

Prima la pioggia, ora i nuovi ‘isolati’ in quarantena. C’è sempre un ombrello aperto per il sindaco di Modica Ignazio Abbate che dopo avere annunciato, in violazione delle norme di legge, l’apertura del cimitero, ha dovuto fare necessariamente marcia indietro: prima ‘riparandosi nella pioggia’ dei giorni scorsi che ha solo fatto slittare, a suo dire, l’apertura e, dopo, con le belle giornate di sole, ha trovato il nuovo ombrello nelle 12 persone che, per i contatti avuti con qualcuno dei contagiati dello studio professionale di Ragusa, sarebbero prudenzialmente, come da protocollo in questi casi, in isolamento domiciliare.

E’ lo stesso Abbate a darne notizia in un post su fb: “È mio dovere informare la cittadinanza che oggi sono stati messi in quarantena ben 12 concittadini modicani. Tutti sono venuti a contatto con uno dei componenti del gruppo individuato a Ragusa all’interno di uno studio professionale. Oltre ad essere stati messi in quarantena saranno sottoposti domani a tampone per controllare il loro stato di salute. Alla luce di questa ultima notizia, con grande rammarico, visti i casi potenziali sul territorio modicani, mi vedo costretto a rallentare le operazioni di ritorno alla normalità (a cominciare dal cimitero) fino a quando non avremo notizie certe circa l’esito dei tamponi. Nel frattempo ricominceremo domani la sanificazione delle strade del perimetro urbano e finiremo quelle agli ingressi e nei viali del cimitero. Purtroppo dobbiamo tenere a freno facili entusiasmi e restare concentrati sull’obiettivo, alla luce di notizie come questa tutto passa in secondo piano”.

Patetico e ‘puerile’ il nesso di causalità postulato tra i 12 in isolamento e la chiusura del cimitero. Abbate teme che quei 12 o alcuni di loro sarebbero andati al cimitero da lui riaperto? Gli sarebbe bastato mandare la ‘sua’ polizia a controllare loro, piuttosto che tenere chiuso il cimitero se egli, sfidando il ridicolo, riteneva – e ritiene ancora, alla luce del suo post – di poterlo riaprire.

La verità è tutt’altra e Abbate omette di dire che, dopo la denuncia pubblica e i minacciati esposti alla procura da parte di quasi tutti i sindaci della provincia, la Prefettura ha schierato le forze dell’ordine intorno al cimitero, infatti recintato affinchè nessuna apertura fosse possibile.

Mostra altro

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Back to top button