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Modica – mezzo milione alle aziende agricole, ma c’è chi si oppone. Ecco perché

Il consigliere Cavallino: "Abbate come una sorta di Robin Hood strafalcione, che toglie ai poveri per dare ai poveri"

(21 marzo 2022 – Modica – aziende agricole)

«Alle bugie con finalità elettorali del sindaco Abbate siamo ormai abituati, ma c’è un limite che non può essere superato specie quando si agisce al limite della legalità e a discapito di migliaia di cittadini modicani». Così Tato Cavallino – consigliere comunale nonché vice-coordinatore provinciale di Fratelli D’Italia – inizia il suo commento riguardo la scelta dell’amministrazione guidata da Ignazio Abbate di destinare 500mila euro alle “aziende agricole con sede legale e operativa nel Comune di Modica (come ha scritto il primo cittadino sui social) come bonus da utilizzare per combattere i rincari energetici”. «Premesso che il nostro partito sostiene a pieno la battaglia degli agricoltori comprendendone le motivazioni (e lo sta facendo attraverso iniziative parlamentari) – spiega Cavallino -, è evidente che la delibera numero 83 del 16 marzo 2022 approvata dall’amministrazione comunale è paradossale, ingiusta e, aggiungerei, al limite della legalità. Come una sorta di Robin Hood strafalcione, infatti, il sindaco di Modica toglie ai poveri per dare ai poveri, prelevando le somme da un capitolo destinato ad altre cose. Con la delibera in questione – continua il consigliere di FDI-, infatti, il mezzo milione di euro da destinare agli agricoltori, viene prelevato dal fondo accantonamento da trasferimenti Covid-19, quindi non fondi comunali, attribuendo quindi la crisi del settore agricolo alla pandemia. Fermo restando – come già dichiarato – la nostra solidarietà agli agricoltori-, va chiaramente detto che stiamo parlando di uno dei pochi settori che non ha subito lo stop durante l’emergenza sanitaria. La crisi, infatti, è dovuta ai rincari dei prezzi del carburante, dell’energia elettrica e delle materie prime provocati anche dalla guerra che sta colpendo l’Ucraina”.

“Ci chiediamo quindi – e su questo chiederemo dovute verifiche agli organi preposti- se il primo cittadino avrebbe potuto prelevare quei fondi e destinarli ad una finalità diversa. È del tutto evidente – conclude il vice-coordinatore provinciale di Fratelli D’Italia – che parliamo di fondi che sarebbero spettati a tutte quelle imprese modicane, artigiani, commercianti colpite duramente dalla pandemia. Nel caso specifico, però, il sindaco non è stato così solerte e pronto ad intervenire disattendendo le aspettative di migliaia di famiglie. Sarà che ancora non eravamo in campagna elettorale?»

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