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Messina Denaro: era malato di tumore ma “di sana costituzione”

Il documento che il collegio presieduto da Vito Marcello Saladino sottoporrà all’esame di un medico legale e di un perito informatico è un certificato di sana e robusta costituzione rilasciato da Alfonso Tumbarello a favore di Andrea Bonafede, classe 1963, che risulta essere il vero nome utilizzato dal latitante Matteo Messina Denaro. Questo è l’oggetto del processo in corso presso il tribunale di Marsala (Trapani), dove il medico è accusato di aver assistito il capomafia, che, sotto falso nome, avrebbe ricevuto cure mediche.

Il perito informatico sarà incaricato di verificare se la ricetta ritrovata dai carabinieri del Ros sia stata effettivamente stampata. L’imputato ha infatti dichiarato che il documento sarebbe stato redatto per errore e non sarebbe mai stato rilasciato, sostenendo che si trattasse di un equivoco, poiché la ricetta non sarebbe mai uscita dallo studio medico.

Nel frattempo, la nomina del medico legale ha lo scopo di chiarire se un malato di tumore possa essere considerato “di sana e robusta costituzione”. Infatti, alla fine del 2020, Tumbarello aveva rilasciato diverse certificazioni e prescritto esami diagnostici per lo stesso Andrea Bonafede, ma, in realtà, sarebbe stato Messina Denaro, gravemente malato di un tumore al colon, che avrebbe combattuto e poi perso la battaglia contro la malattia con la morte, avvenuta a settembre 2023.

Il pm Gianluca De Leo della Dda di Palermo, che ha chiesto la condanna per Tumbarello, sottolinea l’incompatibilità tra una malattia così grave e la definizione di “sana e robusta costituzione”. Il tribunale di Marsala ha annunciato che il 28 maggio nominerà i due periti per approfondire questi aspetti.

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