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Made in Sicily e famiglia: l’Ars dà il via libera a due emendamenti, firmati Fratelli d’Italia

La deputata Rossana Cannata spiega: "La prima prevede che la Regione promuova accordi quadro con soggetti privati con sede in Sicilia, per la promozione e la commercializzazione dei prodotti locali. La seconda dà l’accesso a un plafond e il diritto a un certificato “Family plus” per tutte quelle imprese in primo fila nel sostegno alla famiglia"

(9 ottobre 2019)

Promozione del Made in Sicily e sostegno alle famiglie: sono i temi al centro di due emendamenti firmati da Fratelli d’Italia, e approvati dall’Ars. Lo comunica la deputata regionale Rossana Cannata che spiega come “nonostante i tagli al Collegato, si sia registrato il via libera a due importanti proposte di Fratelli d’Italia. La prima prevede che la Regione promuova accordi quadro con soggetti privati con sede in Sicilia, tra cui catene commerciali e alberghiere, per la promozione e la commercializzazione dei prodotti “Made in Sicily”. La seconda dà l’accesso a un plafond, e il diritto a un certificato “Family plus” per tutte quelle imprese in prima fila nel sostegno alla famiglia (come le misure che consentono ai genitori la permanenza nell’occupazione dopo il periodo di congedo di maternità o parentale, la creazione di asili nido aziendali, iniziative finalizzate all’intrattenimento dei figli dei dipendenti e borse di studio destinate agli stessi”).

La deputata Cannata continua: “Prodotti tipici e famiglia, anzi sostegno ai prodotti tipici e alla famiglia, rappresentano due pilastri fondamentali del programma e dell’impegno politico di Fratelli d’Italia. E oggi, con questi due emendamenti, possiamo dire di aver dato una risposta concreta sia alle imprese che agevolano la genitorialità sia alle famiglie in difficoltà”. E nella direzione di dare maggiore stabilità alle famiglie e alla loro economia, si inserisce il via libera a un emendamento che riguarda il personale Asu. “Anche in questo caso – dichiara Cannata – è stato dato un importante segnale di attenzione al processo di stabilizzazione per 5.000 lavoratori siciliani. Certo, ancora c’è da fare in tal senso, ma con questo emendamento possiamo dire di aver avviato un percorso che mira a dare maggiore sicurezza e certezze per il futuro a tanti lavoratori e alle loro famiglie”.

Comunicato stampa

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