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Giovanni Caccamo incanta Scicli: la poesia di Emilio Isgrò diventa canzone all’inaugurazione del MACC

Un’inedita “Ti Amo” per celebrare arte e tradizione nella chiesa del Carmine

SCICLI – È stata una sorpresa d’autore quella che ha impreziosito l’inaugurazione del MACC – Museo d’Arte Contemporanea del Carmine – tenutasi lunedì scorso nella suggestiva cornice della chiesa del Carmine. Protagonista il cantautore Giovanni Caccamo, che ha regalato al pubblico un momento di profonda emozione trasformando in musica una poesia di Emilio Isgrò.

L’opera, intitolata “Ti Amo”, era stata scritta dal celebre artista siciliano in occasione della festa della Madonna a cavallo, ispirato dalla forza evocativa del rito in cui la Vergine salva simbolicamente la città dal male. Caccamo, con l’accompagnamento delicato dell’arpista Fabio Rizza, ha dato nuova vita ai versi, interpretandoli con una melodia intima e sospesa.

L’artista ha raccontato al pubblico presente di aver composto il brano durante un volo aereo, dopo aver condiviso l’idea con Isgrò stesso. “L’atmosfera rarefatta in cui è nata questa canzone – ha detto – rispecchia la profondità e la spiritualità della poesia del maestro”.

L’esibizione, non annunciata, ha conquistato i presenti e arricchito di significato l’inaugurazione del nuovo spazio museale, che si propone come punto d’incontro tra arte contemporanea e patrimonio culturale della città. Un connubio perfetto tra parola e musica, tra tradizione e sperimentazione, nel cuore di Scicli.

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