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Facciamo scoppiare la pace, prima che scoppi l’ultima guerra: da Comiso a Niscemi la marcia contro i conflitti

Ecco il manifesto dell'iniziativa che prende il via oggi

(9 maggio 2022 – Facciamo scoppiare la pace, prima che scoppi l’ultima guerra: da Comiso a Niscemi torna la marcia contro i conflitti)

A piedi e in marcia. Per gridare la pace, per chiedere la pace, affinché la guerra finisca, quella in corso tra Ucraina e Russia, così come tutte le guerre attuali nel mondo. Torna da oggi, lunedì 9 maggio, alle ore 15,45 dal Santuario Immacolata di Comiso per giungere in serata al Castello dei Biscari di Acate, “La marcia del sole_La marcia dei Conigli” con la carovana della pace e la fiaccolata. Si proseguirà poi martedì 10 maggio per continuare a camminare da Acate fino al bosco di San Pietro e poi ancora mercoledì 11 per raggiungere il Santuario di Santa Maria del Bosco a Niscemi. Tre giorni di cammino, tre giorni senza sosta, per 18 chilometri, per chiedere il disarmo nel mondo, contro tutte le guerre. L’idea, promossa dalla Fondazione degli Archi e dall’Antica Trasversale Sicula, prosegue un percorso di attività pacifiste avviate nei mesi scorsi e che si pone l’obiettivo di anticipare i focolai che potrebbero, come tutte le guerre preventive, infiammare e divampare irreversibilmente il globo. Come le tante guerre, già scoppiate sulla terra in questo nuovo millennio, ma lontane dall’Europa, ad eccezione di questa odierna insostenibile aggressione perpetrata dalla Russia alla sorella Ucraina e dell’altra sferrata, nella guerra del Kosovo, appellata ipocritamente come giusta, con lo stesso assurdo orrore, di quella odierna.

“Vogliamo far scoppiare la pace, prima che scoppi l’ultima guerra mondiale nel cuore dell‘Europa – spiega Salvatore Schembari, ideatore de La marcia del sole – Il nostro manifesto e l’appello che viene rivolto a tutti gli uomini di buona volontà, vuole invogliare i politici a fermarsi e a ritrovare i valori della fratellanza, ma chiediamo anche al nostro Sommo Pontefice di fare leva sul potere della Misericordia Divina e rilanciare storicamente l’esempio che si impose in India dal 12 marzo al 5 aprile 1930 “La marcia del sale” (Salt Satyagraha o Salt March) di Gandhi, con una iniziativa simile a quella voluta dal grande spirito del Mahatma. Ricalchiamo i passi di quella marcia, chiamiamo a farlo con poesia e spirito religioso tutta l’umanità, camminando con due immense carovane della Pace, con le mani alzate in preghiera al cielo, al Padre Nostro, verso Kiev e verso Mosca in direzione inversa alla guerra, in accordo con la volontà dell’Immacolata Concezione Regina della pace, con fede spropositata capace di trasformare e sommuovere le popolazioni della Russia e dell’Ucraina, in fulgido strumento di pace universale, lasciando che divampino da soli, consumati dalla loro stessa rovente natura, coloro che ora sgozzano con inaudita ferocia ancora gli agnelli. Ecco il nostro auspicio che il Papa venga a Comiso, in accordo con la volontà del Padre Nostro, a benedire questa fulminea fiduciosa corsa verso il disarmo totale”.

Hanno aderito i Comuni di Comiso, Acate, Caltagirone, Vittoria, Niscemi, Caltanisetta, Racalmuto, San Cataldo, Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Diocesi di Ragusa, Pagoda della Pace, Fondazione Bufalino, Fondazione Sciascia, Disarmisti Esigenti, Lega per il disarmo universale, Wilpf, Kronos Pro Natura, Zeme, movimento civico Le Spighe di San Cataldo.

Ecco il manifesto

La marcia del sole_ La marcia dei Conigli – Carovana della Pace&Fiaccolata

Dalla Sicilia «Isola Nuda», storia di boschi, di mandorli fioriti, d’ulivi, di vigne, d’orti e seminati, campo di grano del mediterraneo, dalla città universale della Pace, da El Homs, «fulmini di bellissima intelligenza» guizzeranno su tutta l’Europa. Dalla Marcia del Sole, in direzione inversa alla guerra, per le strade di Comiso e Niscemi, un raggio Irene e un’onda di Pace si orienteranno doppiamente a risanare la ferita d’oggi, inflitta ferocemente ancora a popoli inermi, agli agnelli figli di Dio, con l’ennesimo scoppio di una guerra (ora forse finale) e a consolare quel sangue già versato nelle terre gemelle di Russia e Ucraina, nel secolo scorso, quando furono trucidati milioni e milioni e milioni di contadini.

Da Comiso dal giorno dello smantellamento della base missilistica nucleare (convertita in aeroporto della condivisione europea Pio La Torre, cambiamento radicale sostenuto per primo da Alexander Langer) bisogna tentare di ritrovare la felicità dei papaveri rossi, che resusciteranno, ancora insieme al frumento, come un continuo oro di stelle a venire, nel Carmelo, nel giardino di Dio.

La MARCIA DEL SOLE_ La Marcia dei Co>Ni>g>li (acronimo da declinare in cammino così: ampio Raggio Irene in marcia da Comiso a Niscemi – a piedi, in bici o in carovane – in direzione inversa alla “g” di guerra, verso la “g”di Gesù, di Gandhi e simili, matrici di Spirito che liberano dal male, per educare per sempre alla pace e alla non violenza, per disarmare il mondo dagli ordigni nucleari e da qualsiasi arma letale).

La marcia già inaugurata il 9 agosto del 2021, svoltasi in tre tappe della durata di tre giorni dal 9 all’11 di ogni mese, ha l’obiettivo di tessere una rete di vigilanza mistica e politica in armonia con la fioritura di un ramo di mandorlo e la realizzazione biblica della misericordia sulla terra (vedi il prezioso ed illuminante passo da meditare e introiettare come verbo, per sempre, nel libro di Geremia:

– E avvenne parola del Signore a me – «Geremia che cosa vedi?». E io: «vedo un ramo di mandorlo» Il signore soggiunse: «hai visto bene, poiché Io vigilo sulla mia parola per realizzarla».

Inoltre sempre ogni mese, subito dopo il pellegrinaggio, verrà associata la figurazione pittorica di “Un assolo per la Pace”

Per mantenere alta la tensione in direzione inversa alla guerra, noi continueremo a camminare ogni mese da Comiso a Niscemi declinando, nello stesso mese, una nuova lingua parlata e scritta da artisti, poeti, scrittori, musicisti e intellettuali, nell’ambito di un’assoluta e singolare declinazione della Pace come meditazioni, parole, azioni e fatti. E ancor di più, sempre ogni mese, subito dopo il pellegrinaggio, verrà associato “Un assolo per la Pace” di un’artista con un’opera d’arte realizzata appositamente sul tema della pace, esposta alla Galleria degli Archi di Comiso, già ampiamente accolto dall’Osservatore Romano, con l’articolo apparso il 27 aprile del 2022 dedicato all’Assolo per la Pace di Fabio Salafia intitolato Nuovo giorno. Felici per averci ricordato, a 40 anni di distanza, dell’innata vocazione all’arte della nostra città, come portafortuna e scrigno necessario all’attualità della pace, oggi più che mai, e di averci colorati così: «Comiso e l’arte della pace. Non missili ma pennelli».

Non dimentichiamo le parole del vangelo che qui parafrasiamo poeticamente:

«Ecco ti metto le mie parole sulla tua bocca»

Si consacra di nuovo /oggi, adesso, di sabato /nella piccola sinagoga /di Gesù a Nàzaret. /Ancora dal rotolo /del profeta Isaia /viene l’annuncio, /passo dopo passo, /il lieto messaggio /dice le stesse cose: – che ormai la porta che si aprì non si è chiusa più al cuore –

La compassione del Samaritano /ha il volto del figlio dell’Uomo, /la sua misericordia attraversa /gli invisibili testimoni della storia: /la vedova in Sarepta di Sidone / Il lebbroso risanato, Naaman, il Siro, Amali tutti i colori, /custodisci il vedanta, il buddista, /Il musulmano, il cristiano stesso…

LEGGI ANCHE: Monterosso – altro eccezionale momento storico con la processione congiunta dei due patroni

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