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Emergenza coronavirus a Ragusa: se 50 chili di frutta valgono più delle donazioni milionarie

In un piccolo negozio c’è un angolo riservato a chi non ha soldi per fare la spesa. La titolare: ”Ho visto persone rovistare tra i rifiuti, non potevo restare impassibile”

(28 marzo 2020)

Le notizie di gesti di solidarietà corrono da Nord a Sud senza soste: da quelli più grandi, come i 100 milioni di Generali, i 20 di Unipol, e i 10 milioni di Ferrero, Caprotti, Agnelli ed altri (Berlusconi, i suoi, più che donarli all’Italia, li ha messi di fatto nelle mani di Fontana e Bertolaso avendone rigidamente vincolato la destinazione), a quelli più piccoli.

E spesso sono questi che valgono molto, molto di più, per ciò che sono in grado di raccontare e di trasmettere alla coscienza del paese. Come l’iniziativa di un piccolo negozio di ortofrutta di Ragusa, in corso Vittorio veneto 243  Un angolo della bottega, messo a disposizione delle persone più bisognose. Frutta e verdura gratuita  per un totale, ogni giorno,  di 50 chilogrammi complessivi. I cittadini del quartiere e non solo, che non hanno più soldi, potranno prelevare ortaggi e frutta fresca con un tetto massimo di 2 chili e mezzo ogni famiglia. “E’ Un piccolo gesto – spiega Giovanna Puglisi, titolare della bottega  – in un momento molto difficile non  solo per la pandemia ma anche per le gravissime ricadute economiche e sociali. L’altro ieri ci siamo accorti che alcuni cittadini rovistavano tra i rifiuti, nel bidone dell’umido, alla ricerca  di qualche scarto da poter mangiare. Così, insieme a mio marito, abbiamo voluto dedicare un angolo della nostra piccola bottega alle persone più bisognose, e sono davvero tante, che iniziano a non avere più soldi per acquistare i generi di prima necessità”.

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