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Corsa, sport all’aperto, parchi giochi per bambini. In Sicilia si può: la proposta dei saggi a Musumeci

Riunione no-stop del comitato tecnico scientifico regionale Covid-19: le prime mosse per la fase due. E dal 4 maggio potranno cadere molti altri divieti e il lockdown generalizzato

(17 aprile 2020)

Già in questi giorni potrebbe essere regalato a tutti un ‘tuffo all’aria aperta’, purchè nel rispetto delle norme sulle distanze. Queste le ipotesi: sì alla corsa, agli sport all’aria aperta, alla riapertura dei parchi giochi per i bambini, purché si mantengano le distanze di sicurezza e si igienizzino regolarmente superfici e strade. Ok anche ai cantieri dove si lavora con i dispositivi di protezione e alle piccole attività commerciali. Sono alcune delle proposte che i 14 “saggi” del comitato tecnico-scientifico regionale Covid-19 hanno suggerito al presidente della Regione Nello Musumeci per aprire la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Alcune misure — come il via all’attività all’aperto o le passeggiate dei bambini, oggi vietate per ordinanza regionale — potrebbero essere decise subito, altre vanno concordate con il governo Conte e in ogni caso scatterebbero dopo il 3 maggio, data di scadenza dell’ultima ordinanza del premier sul lockdown.

L’incontro fra Musumeci e i tecnici è durato fino a notte fonda. Al vaglio le proposte per la riapertura graduale delle attività in Sicilia, come stanno già facendo Lombardia e Veneto. La Sicilia ha adottato misure più restrittive di quelle nazionali, ma ora preme per non prolungare lo stop oltre il 3 maggio, ipotesi al vaglio del governo Conte. “Non si può andare oltre quella data — ha detto l’assessore alla Salute, Ruggero Razza — perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni”.

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