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Coronavirus e malasanità, i Nas a caccia delle prove dei tanti errori per cui è morto Rizzuto

Blitz del nucleo ibleo negli ospedali e all’Asp di Siracusa: acquisita la cartella clinica e tutti i documenti sanitari. Nel fascicolo anche la testimonianza in tv del figlio Audenzio

(25 aprile 2020)

Blitz dei Nas di Ragusa e dei Carabinieri di Siracusa a caccia di elementi che comprovino responsabilità sulla morte di Calogero Rizzuto e su numerosi altri fatti, compresi altri due decessi, oggetto di esposti e denunce della magistratura per quell’autentico disastro che si è rivelata la risposta dell’Asp aretusea nella gestione dell’emergenza sanitaria.

I militari sono andati anche nell’ospedale di Noto e nella sede dell’Asp.

“Abbiamo acquisito documenti ed atti – spiega il procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino – che ci serviranno per una valutazione tecnica ma siamo in una fase del lavoro per cui non possiamo svelare particolari”.

Nei giorni scorsi, al palazzo di giustizia di Siracusa, sono arrivate altre denunce, due in particolare, relative ai decessi di pazienti avvenuti all’Umberto I. Inoltre, la procura di Siracusa ha già un fascicolo aperto per omicidio colposo per la morte del direttore del Parco archeologico di Siracusa, Rizzuto, la cui drammatica fine presenta una sequenza impressionante di anomalie, negligenze, errori, omissioni che sta accertando anche la Regione con una propria indagine. E l’assessore Razza ha già annunciato che sono emerse responsabilità al punto da avere trasmesso gli atti al Servizio ispezione che ha competenza in tema di procedimenti disciplinari.

Inoltre la Procura pare abbia messo agli atti le dichiarazioni rilasciate alla trasmissione Report prima e a ‘Non è l’Arena’ dopo da Audenzio Rizzuto, figlio dell’ex soprintendente di Ragusa per effetti del Covid. Ci sarebbe anche la richiesta da parte del medico di base di ricovero per i sintomi del coronavirus di Calogero Rizzuto, inspiegabilmente mandato a casa nonostante avesse la febbre alta e la tosse.

Altri documenti riguardanti due pensionati di Floridia, morti anche loro per gli effetti del Covid, sarebbero stati prelevati dai carabinieri. Si tratta di Antonino Bazzano, 83 anni e Paolo Accardo di 80. Per le due vittime, l’avvocato incaricato dalle famiglie aveva depositato nei giorni scorsi un esposto.

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