Conti in ritardo, Schifani incontra dirigenti: 11 dipartimenti in regola dopo richiamo del presidente

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha incontrato oggi i tredici dirigenti generali per fare il punto sullo stato dei documenti contabili. Undici dipartimenti hanno già completato gli accertamenti necessari per il rendiconto 2024.
Accertamenti conclusi dopo il richiamo
Undici su tredici dipartimenti hanno completato tra ieri e questa mattina gli accertamenti contabili indispensabili per l’adozione e l’aggiornamento dei documenti finanziari propedeutici all’approvazione del rendiconto 2024. Il risultato è arrivato in seguito al richiamo del presidente Schifani, rivolto lunedì scorso ai dirigenti regionali.
Incontri a Palazzo d’Orléans
Il dato è emerso nel corso di una serie di incontri bilaterali che Schifani ha tenuto oggi a Palazzo d’Orléans, a Palermo, assieme al capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano, e al ragioniere generale Ignazio Tozzo. Sono stati convocati tutti e tredici i dirigenti generali dei dipartimenti regionali.
Chi è in regola e chi no
I dipartimenti che hanno rispettato le scadenze sono: Pianificazione strategica, Formazione, Beni culturali, Infrastrutture, Energia, Pesca, Istruzione, Protezione civile, Acqua e rifiuti, Sviluppo rurale e l’Ufficio speciale per le partecipate. Restano indietro Attività produttive e Ambiente, che hanno segnalato difficoltà tecniche e informatiche nell’accertamento di alcune somme.
Entrambi i dipartimenti si sono comunque impegnati a completare le pratiche: Attività produttive entro venerdì e Ambiente entro lunedì. Sarà la Ragioneria generale a verificare e comunicare alla Presidenza l’effettivo rispetto degli impegni presi.
Schifani: “Serve un cambio di mentalità”
«Al netto delle difficoltà operative segnalate dagli uffici – ha dichiarato Schifani – e sulle quali il mio governo si impegna a intervenire con tempestività, ho chiesto esplicitamente ai dirigenti, in virtù del loro ruolo, di cominciare a ragionare secondo chiare scale di priorità: dinanzi al rischio del blocco della spesa regionale, non ci possono essere giustificazioni accettabili per i ritardi».
Il presidente ha inoltre sottolineato la necessità di una nuova cultura del lavoro: «Ogni altro aspetto dell’attività burocratica, in questi casi, deve essere messo in secondo piano. Mi aspetto che, per il futuro, non ci sia più bisogno di un mio monito per raggiungere i risultati attesi e che si lavori con monitoraggi costanti nel corso dell’anno, così da rispettare puntualmente tutte le scadenze».