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Cimitero di Modica, l’ombrello di Abbate dopo l’annuncio da codice penale: Cosa farà la ‘sua’ Polizia locale?

Illegittima la riapertura e dopo la denuncia il sindaco si ripara nel …‘maltempo’. Scivoletto: cosa gli fa credere che Procura, Prefettura e Regione lo lascino fare? Violare le leggi dà forza di intimidazione?

(24 aprile 2020)

E’ un caso l’annunciata riapertura del cimitero di Modica: atto disposto dal sindaco Ignazio Abbate in palese violazione dell’ordinanza regionale e della circolare del ministero della Salute. Tanto è vero che tanti sindaci dei comuni iblei, che avrebbero voluto riaprire i cimiteri ma non possono farlo se non violando le norme, hanno denunciato il sindaco. Il quale, pur avendola fatta grossa, come suo solito in questi casi, ha cercato un’ingannevole e patetica via di fuga: apertura rinviata per il maltempo! Ma il problema rimane, tant’ che in molti si erano posti una domanda: ma la solerte Polizia locale di Modica (quella che dipende dal sindaco e a lui ‘obbedisce’) inseguirà i trasgressori dell’ordinanza regionale o delle disposizioni ministeriali o si atterrà alla legge personale del ‘podestà della Contea’?

Il dubbio è venuto a tanti.

L’ex sindaco di Modica ed ex senatore Concetto Scivoletto interviene sul tema con questo post su fb, ‘lanciato’ da una descrizione in rima:

“Ospedali chiusi in ogni reparto ai parenti
Scuole chiuse agli insegnanti e agli studenti
Chiese chiuse a tutti i credenti
Parchi e giardini pubblici chiusi agli utenti.
E perché solo i Cimiteri aperti, dopo aver scatenato, sfruttando vergognosamente la paura del contagio, un’infame e spietata campagna di odio sociale – osserva Scivoletto – verso una povera donna deceduta poi all’Ospedale e verso i suoi familiari più cari?
Perché l’ha chiesto un rappresentante degli ascari modicani passati alla Lega?
Perché lo chiedono cittadini irresponsabili e indifferenti alla salute degli altri e in particolare ai sacrifici enormi e ai rischi gravi dei medici e degli infermieri ai quali ipocritamente e solo per propaganda è stato dedicato un flash mob di solidarietà?
Perché in Italia, e in particolare in Sicilia, la violazione delle leggi dello Stato – nota Scivoletto – non solo è tollerata ma attribuisce ai trasgressori forza di intimidazione e consenso, come avviene nei territori controllati dalla mafia?
Perché si presume, in modo arrogante, che non ci saranno interventi della Prefettura e della Procura della Repubblica?
Perché si ritiene che l’Assessore regionale alla Sanità non interverrà, come sarebbe urgente e necessario, per censurare simili violazioni delle ordinanze ministeriali, anche attraverso il commissariamento dell’Autorita sanitaria cittadina?
Perché si dà per scontato che la Polizia Locale disattenderà le ordinanze del governo nazionale per obbedire all’ordinanza del sindaco pro tempore?
Perché si pensa, in modo delirante, di essere al di sopra di tutto e di tutti, e si considerano gli altri sindaci della Provincia di Ragusa esseri inferiori, così come Feltri, portavoce di Salvini e Meloni, considera i meridionali?”.

E sul caso si registra anche un intervento del sindaco di Scicli Giannone: “Sono profondamente indignato – afferma – per l’atteggiamento del sindaco di una città vicina alla mia che nelle ultime 24 ore ha strombazzato ai quattro venti che domani avrebbe riaperto il cimitero della sua città, come se le altre città non contassero niente. Nonostante sapesse che non poteva farlo perché c’è un’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana e una circolare del Ministro della Salute che lo vieta.
Pochi minuti fa quel sindaco ha comunicato che non lo farà perché deve prima sanificare il cimitero e che lo farà il 27, dopo aver detto fino ad oggi pomeriggio che era tutto pronto.
Primo punto. Ma che si deve sanificare in un cimitero chiuso da più di un mese e dove quindi non è entrato nessuno? Sa tanto di una scusa bella e buona.
Punto secondo. Non è che per caso il 27 i cimiteri si potranno riaprire ovunque, secondo una notizia che comincia a circolare sia a livello regionale che nazionale, in risposta alle richieste serie, non strombazzate, di tanti sindaci seri?
Speriamo che questa notizia possa essere vera.
Non aggiungo altro né faccio ulteriori commenti.
Se non che non si può giocare né sulle vite degli operatori economici del settore floricolo che aspettano con fiducia, né sui sentimenti di tanti cittadini che come il sottoscritto si recano quasi ogni giorno al cimitero e lo considerano davvero un camposanto.
Continueremo a chiedere la riapertura dei cimiteri – conclude Giannone – ma con serietà”.

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