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Chiuso il PTE, monta la protesta a Scoglitti:”Possiamo morire, ci hanno tolto anche l’ambulanza”

La parlamentare regionale Stefania Campo ha esortato il vicepresidente della commissione Sanità, Francesco Cappello, affinché possa essere inserito un ordine del giorno urgente sulla questione

(4 febbraio 2019)

Gli abitanti di Scoglitti non sono di serie B, non hanno meno diritto alla salute dei vittoriesi. Per ribadire questo concetto, è stata avviata una raccolta firme e sabato mattina alle 8.30 si sono dati tutti appuntamento davanti al PTE di Scoglitti, che, com’è noto, dal 1 febbraio è stato chiuso in modo che il personale possa temporaneamente sopperire alla carenza di organico del Pronto Soccorso del Guzzardi di Vittoria.

La protesta, nel corso della quale un signore si è sentito male ed è stato portato via dai soccorritori del 118, è servita non solo per denunciare la chiusura del presidio, sostituito dalla guardia medica, ma soprattutto la mancanza dell’ambulanza. Cosa significa questo? Che se una persona si sente male a Scoglitti o ha un incidente, deve aspettare che l’ambulanza arrivi da Vittoria e torni poi a Vittoria con una perdita di tempo importante che, nei casi più delicati, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Oggi è in programma l’incontro voluto dal manager dell’ASP, Angelo Aliquò, con i medici dell’emergenza del territorio. “L’obiettivo – si legge in una nota – è trovare una soluzione ideale e garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori”. In attesa di sapere cosa viene fuori, proprio ad Aliquò, oltre che all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è stata indirizzata una lettera a firma del comitato cittadino per la salute presso la CISL pensionati di Scoglitti, nella quale si annuncia una mobilitazione. “Un risultato negativo ci metterebbe in allarme – si legge nella missiva, e il riferimento è all’incontro in programma oggi – e ci vedrebbe costretti a ricorrere a forme di lotta che non vorremmo intraprendere perché quelle vissute hanno avuto esito positivo, ma molto ci è costato anche a livello umano”.

Ed intanto sulla questione fa sentire la sua voce anche la parlamentare regionale dei Cinque Stelle Stefania Campo, che ha annunciato un accesso agli atti e una audizione in commissione sanità alla Regione. “Il limite di 6mila accessi l’anno come spartiacque per la soppressione o meno di un Pte risulta infatti troppo generico specie quando si tratta di un presidio prettamente turistico come quello di Scoglitti. Già a tempo debito e nelle opportune sedi – commenta Stefania Campo – abbiamo votato contro la proposta di Razza della nuova rete ospedaliera, perché prevede enormi tagli alla sanità, con disservizi soprattutto per i centri più piccoli. Ad ogni modo i Pte, secondo il piano devono superare almeno i seimila interventi l’anno, quello di Scoglitti ne fa circa 4.000 e il nostro dubbio è che questi siano tutti concentrati nel periodo estivo. Pertanto faremo un accesso agli atti per verificare nel dettaglio questi dati e, nel caso fosse come pensiamo, chiederemo che il Pte possa essere funzionante perlomeno nel periodo estivo e che questa chiusura non maturi se non dopo che Scoglitti venga dotata del nuovo servizio di ambulanza medicalizzata del 118, per garantire a tutti i cittadini una assistenza medica”.

In questo senso, la parlamentare regionale ha esortato il vicepresidente della commissione Sanità, Francesco Cappello, affinché possa essere inserito un ordine del giorno urgente sulla questione e per una audizione in commissione con il commissario dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò e l’assessore alla Sanità Ruggero Razza.

Valentina Frasca

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