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Caregivers a Vittoria e fondi statali che non arrivano

La caregiver Zagra e la consigliera Mascolino: "perché Regione e Comune non sanno mettersi d’accordo?"

(9 dicembre 2021 – Caregivers – Vittoria)

Caregivers e fondi statali che non arrivano. Nessuno sembra in grado di sciogliere questo inestricabile nodo. Lo scorso 11 novembre, Enza Zagra, caregiver, componente del comitato di Italia Viva Vittoria, accompagnata dalla consigliera comunale Bianca Mascolino di Vittoria Unita, si è recata agli uffici dei Servizi sociali del Comune per evidenziare che nessuna risposta è ancora arrivata rispetto al decreto attuativo uscito a gennaio del 2021 per quanto riguarda i caregivers. Il decreto contempla lo stanziamento di risorse economiche da parte dello Stato, poi suddivise alla Regione e quindi trasferite ai Comuni. “Ma è possibile attendere tutto questo tempo – sottolinea Zagra – per ricevere i fondi? Il paradosso è che la Regione non sa come dovrebbe trasferire queste somme. Sì, proprio così. I soldi ci sono ma non si capisce quale sia la soluzione migliore per versarli. Volevano farlo attraverso l’assegno di cura di chi ha una disabilità gravissima ma la procedura non può essere questa perché i soldi non sono del disabile ma in questo caso della persona che lo assiste. Ma ci vuole davvero così tanto per un confronto tra Comuni, in questo caso uffici dei Servizi sociali, e Regione? Ci vuole tanto per capire chi è il familiare che assiste un proprio caro? No, il problema è che come sempre manca la volontà. La scorsa settimana avevo gentilmente chiesto all’assessore del mio Comune di fare una telefonata a Palermo per capire come stavano le cose. E, ancora oggi, non ho ricevuto risposta alcuna. Continuerò a fare sentire la mia voce. Perché questa situazione è diventata fonte di stress per tutti”.

E la consigliera comunale Mascolino aggiunge: “Non sappiamo ancora se si siano attivati dal Comune per interloquire con la Regione e pressare Palermo per raggiungere una soluzione rapida. Inoltre, non capiamo perché la Regione tenga “in ammollo” cifre che non sarebbero decurtate dal proprio bilancio, trattandosi di un fondo statale. Tutto ciò è un abuso inaccettabile, perpetrato da troppo tempo. Non ci stiamo”.

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