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Biometano Pozzallo, il sindaco chiede la verifica di rischio archeologico della zona

Con il supporto di un circostanziato documento, si ritiene che l'intera contrada, inclusa l’area del futuro impianto di biometano, presenti un rischio archeologico molto alto

(16 febbraio 2021)

Dopo aver segnalato alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa la necessità che il sito di Bellamagna venisse riconosciuto di interesse pubblico, il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna torna alla carica sull’argomento chiedendo una verifica di rischio archeologico sull’intera zona. Con il supporto di un circostanziato documento, a firma di un archeologo, si ritiene che l’intera contrada, inclusa l’area del realizzando impianto di produzione di biometano, presenti un rischio archeologico molto alto e si chiede alla Soprintendenza di Ragusa di porre in essere i necessari atti istruttori al fine di adottare ogni misura idonea di tutela, anche provvisoria, nelle more di una auspicata revisione del Piano paesistico e di una perimetrazione più ampia del vincolo di interesse archeologico in atto esistente.

“E’ un ulteriore passo per tutelare l’integrità di contrada Bellamagna – afferma il primo cittadino di Pozzallo –  le sue bellezze naturalistiche e le importanti  presenze archeologiche, che non possono essere deturpate da un insediamento industriale invasivo e nocivo per la salute dei cittadini”.

Intanto si attende l’udienza del Tar, fissata per il prossimo 24 febbraio, che deciderà in merito al ricorso presentato contro l’impianto di biometano.

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