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Badanti scomparsi a Siracusa, fermato datore di lavoro – VIDEO

Il figlio dell'anziano che accudivano è accusato di omicidio e soppressione di cadavere

(18 febbraio 2021 – Badanti scomparsi)

A seguito delle indagini preliminari coordinate da questo ufficio di  Procura Generale sulla scomparsa di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due giovani campani di cui nel maggio del 2014 si erano perse le tracce in Siracusa, città nella quale nel precedente mese di marzo i due si erano recati, avendo Alessandro Sabatino assunto l’incarico di accudire l’anziano Vincenzo Riccioli, è stato emesso ieri un decreto di fermo nei confronti di Giampiero Riccioli, figlio di Vincenzo, per i reati di omicidio e soppressione di cadavere in pregiudizio  dei due giovani.  

Le indagini erano state avocate da questo Ufficio, nel settembre del  2020, dopo che era stata avanzata dal Procuratore della Repubblica di  Siracusa una richiesta di archiviazione del procedimento – che faceva  seguito ad una precedente analoga richiesta, rigettata dal Giudice per le  indagini preliminari avverso la quale le parti offese, come già avverso la  prima richiesta, avevano proposto opposizione.  

Già nella prima fase delle indagini era stata formulata l’ipotesi che i due fossero rimasti vittima di un omicidio consumato in Siracusa, non potendosi ritenere credibile l’ipotesi  alternativa di un loro allontanamento volontario, posto che in data 12  maggio 2014 avevano interrotto ogni comunicazione telefonica, non  avevano avuto più alcun contatto con i loro familiari, non erano stati  segnalati in alcun luogo.  

Le indagini – iniziate tardivamente, in quanto solo il 16 gennaio  2015 era stata formalmente denunciata, presso il Commissariato di Polizia  di Aversa, la scomparsa dei due giovani da parte dei familiari – si erano  presto orientate nei confronti di Giampiero RICCIOLI, atteso che presso  l’abitazione di quest’ultimo, una villetta sita nella contrada Tivoli di  Siracusa, erano domiciliati i due giovani al momento della scomparsa, che  il RICCIOLI non aveva fornito una versione attendibile in ordine alle  circostanze della loro partenza e che era da considerare provata l’esistenza  di suoi sentimenti di ostilità nei confronti degli scomparsi. 

Conseguentemente Giampiero Riccioli era stato iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Siracusa per il reato di omicidio; a conclusione dell’attività di indagine – principalmente a  causa del mancato rinvenimento di tracce materiali del delitto, ed in primo  luogo della individuazione dei corpi degli scomparsi – il Pubblico  Ministero aveva tuttavia richiesto l’archiviazione del procedimento.  

Avocata l’indagine, a seguito di ulteriore attività investigativa, svolta con particolare impegno ed efficacia dalla Squadra Mobile della Questura di Siracusa diretta dal dotto Gabriele Presti, sotto il coordinamento di questo ufficio di Procura Generale, in persona del  sottoscritto procuratore generale e del sostituto procuratore generale  dott.ssa Rosa Miriam Cantone, si è determinato di procedere ad ulteriori e più approfondite ricerche nell’immobile sito nella contrada Tivoli di Siracusa ancora in proprietà dell’indagato e nei fondi limitrofi. Le ricerche  hanno consentito di individuare i resti di due persone sepolte nel terreno di  pertinenza della villetta di Giampiero Riccioli, la stessa nella quale i due  giovani soggiornavano al momento della loro scomparsa.  

Sui resti sono in corso i necessari accertamenti medico-legali, ma il  rinvenimento ha permesso di completare il quadro indiziario a carico del Riccioli che ha consentito, come premesso, l’emissione ed esecuzione  del decreto di fermo nei suoi confronti.  

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