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Agenzia delle entrate Ragusa, continuano le difficoltà di accesso agli uffici

L’Anc iblea scrive al garante del contribuente della Sicilia

(3 marzo 2022 – Agenzia delle entrate Ragusa)

I disservizi causati dalla difficoltà di accesso agli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Ragusa al centro di un documento che Anc Ragusa ha trasmesso al garante del contribuente della Sicilia, Gioacchino Puglisi. Il presidente dell’Associazione nazionale commercialisti del capoluogo ibleo, Rosa Anna Paolino, evidenzia, nella nota, di avere ricevuto numerose segnalazioni da parte di colleghi che svolgono l’attività di commercialista nell’ambito circondariale del Tribunale di Ragusa. “I professionisti – è scritto – lamentano ripetuti e gravi disservizi da parte dell’Agenzia delle Entrate relativi alla risoluzione di problematiche scaturenti da comunicazioni di irregolarità e avvisi telematici, emessi a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni ai sensi degli artt. 36-bis e 36-ter del Dpr 633/73 e delle lavorazioni, in generale, di tutte quelle pratiche che occorre discutere presso gli sportelli territoriali dell’Agenzia. Le citate disposizioni normative stabiliscono che il contribuente, qualora rilevi eventuali dati o elementi non considerati o valutati erroneamente, possa fornire i chiarimenti necessari “entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione”. Per potere far valere le proprie ragioni il contribuente, anche per il tramite del proprio commercialista può (e deve) attivare i canali messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. A tal fine – scrive l’Agenzia delle Entrate nelle stesse comunicazioni di irregolarità – può avvalersi del canale di assistenza online Civis, della posta elettronica certificata (Pec) o contattare il Servizio di assistenza multicanali. In alternativa – è chiarito ancora nelle note allegate alla comunicazione – il destinatario può sempre rivolgersi a qualsiasi ufficio territoriale. Rispetto a tale quadro regolamentare, i professionisti lamentano una serie di difficoltà che rendono impossibile poter risolvere le problematiche evitando successivi contenziosi, con aggravio di tempo e di costi a carico di tutte le parti”.

Nella nota, poi, si fa un attento esame delle difficoltà riscontrate: “Tutti i professionisti lamentano l’impossibilità di risolvere le criticità o di attingere informazioni per il tramite del canale telefonico che spesso risulta occupato o disatteso. I professionisti segnalano, altresì, un’altissima percentuale di casi in cui la risposta del canale Civis rinvia di fatto ad “approfondimenti presso l’ufficio” ed infine una percentuale di casi considerevoli in cui le “irregolarità sono confermate” senza che siano state date esplicite motivazioni. Tutti i professionisti che hanno ricevuto l’invito a risolvere la problematica in ufficio hanno lamentato l’impossibilità di prenotare appuntamenti con qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate “prescelto dal contribuente”. Il risultato di tutto ciò è l’evidente impossibilità di poter risolvere quelle situazioni per le quali è necessario recarsi presso l’ufficio per dimostrare le proprie ragioni o semplicemente per fare acquisire la documentazione necessaria”. Lo scorso 7 febbraio Anc Ragusa aveva inviato una richiesta alla direttrice dell’Agenzia delle Entrate, direzione provinciale di Ragusa, Cristina Frattaruolo, sollecitando alcune soluzioni. Rispetto a tutto ciò, però, nessuna risposta. “Ecco perché – conclude il presidente Paolino – chiediamo l’intervento del garante, ai sensi dell’art. 13 della Legge n 212/2000 come modificato della Legge n 289/2002, certi che potrà suggerire l’adozione dei più opportuni provvedimenti”.

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