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100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale, a Messina una mostra per non dimenticare

Commovente la testimonianza di Nino De Francisci, uno dei “ragazzi del ’43”

In occasione della prima apertura del Museo Storico per la stagione museale 2018/19, è stata inaugurata ieri, a Forte Cavalli, la mostra “Messina nella Prima Guerra Mondiale”.

All’evento hanno preso parte il direttore del Museo Enzo Caruso, il presidente della I circoscrizione Giovanni Scopelliti, i fratelli Filippo, Giovanni e Angelo Cavallaro con il giovane Roberto che ha tagliato il nastro, ed il gruppo Scout di Messina 14. Nel corso dell’iniziativa il pubblico presente ha avuto la possibilità di visitare Forte Cavalli e il suo museo storico dove, per la prima volta, è stato esposto il grande libro commemorativo donato al Museo dai fratelli Cavallaro ed è stata illustrata la funzionalità di puntamento della postazione telemetrica recentemente restaurata.

Curiosità ed interesse hanno destato la simulazione del rifugio antiaereo, che si è avvalsa della commovente testimonianza di Nino De Francisci, uno dei “ragazzi del ’43”, e la postazione telemetrica, recentemente restaurata, nella quale è stato installato per l’occasione un telemetro, il particolare cannocchiale con cui era possibile determinare la distanza del bersaglio navale e quindi il puntamento degli obici della Batteria. Come si ricorderà il 11 novembre 1918 alle ore 11,11 i plenipotenziari tedeschi, guidati dal cattolico Erzberger, e il generale Foch, comandante degli eserciti dell’Intesa, firmavano la pace con l’orologio alla mano, per far cessare le ostilità all’undicesima ora, dell’undicesimo giorno, dell’undicesimo mese del 1918.

Comunicato Stampa

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