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Giovanni D’Aquila: “Alla Provincia per dare voce alla comunità montana dimenticata”

MONTEROSSO ALMO – Un risultato personale netto, quello di Giovanni D’Aquila secondo eletto nella lista DC con quasi 4500 voti durante le recenti elezioni provinciali. Un successo che nasce dal territorio e dalla capacità di unire, anche oltre le appartenenze politiche. “Il mio comune è stato blindato sulla mia persona”, racconta D’Aquila, forte degli otto voti ottenuti, tutti provenienti dal Palazzo comunale di Monterosso, “e non tutti dalla maggioranza. Anche esponenti della minoranza hanno compreso l’importanza di mettere da parte le divergenze personali per sostenere un rappresentante del territorio”.

Ora che è stato eletto, D’Aquila sente su di sé il peso e la responsabilità di rappresentare non solo il suo Comune, ma un’intera area troppo a lungo trascurata. “Mi sento di rappresentare anche Gerratana, un Comune vicino, a soli sei chilometri, che oggi non ha alcun consigliere eletto. In realtà mi sento portavoce di tutta la zona montana”.

Una zona che, sottolinea D’Aquila, è sempre stata in secondo piano rispetto ai centri più grandi come Ragusa, Modica o il porto di Pozzallo. “Oggi però qualcosa è cambiato: la comunità montana ha un peso specifico non indifferente in seno al consiglio provinciale, con ben cinque consiglieri eletti”.

Le priorità: tra infrastrutture, disabilità e sicurezza stradale

L’agenda di D’Aquila è già fitta di impegni e priorità. “A livello provinciale – spiega – la prima grande battaglia sarà per l’aeroporto di Comiso. Non possiamo più permetterci di fare ogni volta riferimento a Catania. Serve una struttura efficiente, funzionante, che offra opportunità e comodità ai cittadini della nostra zona”.

Altro tema al centro dell’attenzione è quello dell’inclusione scolastica: “Dobbiamo aumentare le ore di assistenza scolastica e il rafforzamento del servizio ASACOM, cofinanziando con risorse provinciali gli stanziamenti già previsti dalla Regione Siciliana. Non possiamo lasciare sole le famiglie che vivono queste difficoltà. È una questione di civiltà”.

Sul fronte locale, gli interventi si concentrano sulla viabilità. “Abbiamo solo tre strade provinciali, e tutte necessitano di manutenzione. Il bivio di Gerratana, ad esempio, è ancora in attesa della messa in sicurezza ad iniziare dall’illuminazione pubblica. Durante l’inverno è quasi impercorribile. La provinciale 110, la Pantano-Gerardo, è stata finanziata per oltre 3 milioni di euro, ma serve almeno una scerbatura urgente”.

Infine, D’Aquila punta il dito su un incrocio pericoloso: “Almeno tre o quattro incidenti gravi l’anno a causa della mancanza di rotatorie. Voglio parlare con i tecnici per capire come intervenire. Non possiamo aspettare il prossimo incidente”.

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