Giovanni Iacono in prima linea per la sanità siciliana: da Catania la sfida per una governance nazionale dei rischi sanitari

L’assessore alla Sanità del Comune di Ragusa protagonista all’evento nazionale promosso da Federsanità: “Serve un modello condiviso per garantire sicurezza e diritti ai cittadini”
CATANIA – Si è svolto all’ospedale Cannizzaro di Catania l’evento nazionale promosso da Federsanità ANCI Sicilia e Federsanità Nazionale sul tema cruciale della governance dei rischi in sanità, con l’obiettivo di costruire un modello integrato e condiviso per tutto il sistema sanitario italiano.
A emergere tra i protagonisti, la voce forte e chiara dell’assessore alla Sanità del Comune di Ragusa, Giovanni Iacono, presidente di Federsanità ANCI Sicilia e vicario nazionale dell’organizzazione. La sua presenza ha portato in primo piano il ruolo centrale della Sicilia e di Ragusa nel processo di riforma e innovazione della sanità pubblica.
Giovanni Iacono: “Governance dei rischi è strumento di sviluppo e tutela concreta del diritto alla salute”
Durante il suo intervento, Iacono ha lanciato un messaggio chiaro:
“Una governance dei rischi sanitari e sociosanitari in modo integrato ed olistico non è un semplice adempimento normativo, ma uno strumento di sviluppo e di reale diritto alla salute. Consente di anticipare criticità, migliorare la sicurezza dei percorsi di cura e promuovere il benessere organizzativo, oltre a rafforzare la percezione dei diritti da parte della Comunità”.
Ha poi sottolineato l’urgenza di una riforma strutturale:
“È tempo di elaborare un modello condiviso e validato, che dia certezze a manager e professionisti sanitari, ma soprattutto a tutti i cittadini”.
Ragusa modello per la Sicilia nella sanità pubblica
La partecipazione di Iacono ha evidenziato come anche i territori, e in particolare la città di Ragusa, possano giocare un ruolo attivo nella definizione delle politiche sanitarie future, contribuendo alla costruzione di un sistema più equo, sicuro ed efficiente.
La sua doppia veste istituzionale – da un lato amministratore locale, dall’altro vertice di Federsanità regionale – ha dato ulteriore forza al suo intervento, a testimonianza di un impegno concreto nel promuovere un approccio integrato alla pianificazione strategica in sanità, in linea con gli obiettivi del DM 77.
Un evento chiave verso il Trentennale di Federsanità
L’incontro di Catania rientra nel percorso di avvicinamento al Trentennale di Federsanità, previsto per ottobre, e ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e sanitari, tra cui il presidente nazionale Fabrizio d’Alba, il senatore Francesco Zaffini, l’europarlamentare Ruggero Razza e il presidente dell’ARS Gaetano Galvagno.
Tutti concordi nel sottolineare l’urgenza di un modello nazionale per la gestione del rischio sanitario, fondato su standard condivisi, sicurezza per operatori e pazienti, e una strategia tecnologica e finanziaria coerente.
Conclusione: dalla Sicilia una spinta concreta al cambiamento
L’intervento di Giovanni Iacono, a nome della sanità siciliana e ragusana, ha rappresentato una delle voci più autorevoli dell’evento, richiamando l’attenzione nazionale su quanto sia strategico il ruolo degli enti locali nella riforma del Servizio Sanitario Nazionale. Un messaggio forte: dalla Sicilia può partire un modello di riferimento per tutto il Paese.