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A Ibla, i bagni pubblici funzionano a singhiozzo. “Un problema serio che nessuno riesce a risolvere”

Il capogruppo PD Mario Chiavola sottolinea la necessità di ricevere delle risposte in proposito da palazzo dell’Aquila

(23 agosto 2019)

Passano gli anni, cambiano le amministrazioni, prosegue il flusso dei turisti, ma i bagni di piazza della Repubblica, nel quartiere di Ibla, continuano a funzionare a singhiozzo. C’è quando sono aperti, rare volte, ma nella maggior parte dei casi non sono usufruibili proprio perché i battenti risultano sprangati. O meglio, l’apertura teoricamente c’è, ma chi ne deve usufruire non trova gli addetti. Una circostanza molto antipatica che, tra l’altro, incide anche con la regolare attività degli esercizi commerciali e dei circoli ricreativi presenti in zona. La denuncia arriva dal capogruppo del PD al Consiglio comunale di Ragusa, Mario Chiavola, il quale sottolinea la necessità di ricevere delle risposte in proposito da palazzo dell’Aquila .“Non si può sempre continuare a fare finta di niente – afferma Chiavola – soprattutto da parte di chi si arroga il diritto di essere rappresentante dell’amministrazione del cambiamento e che, invece, anche per quanto riguarda aspetti che dovrebbero rientrare nel novero dell’ordinaria amministrazione, non riesce a cambiare una virgola rispetto al passato. Ci sarebbe da porsi qualche domanda e, soprattutto, bisognerebbe chiedersi perché non si ha la forza di intervenire in maniera adeguata”.

Chiavola precisa che la chiusura dei bagni di piazza della Repubblica determina la contestuale presenza di chi ha necessità soprattutto al circolo che sorge lì nei pressi. “I soci del circolo, per dovere di ospitalità e cortesia – continua – fanno espletare i bisogni ai turisti che ne fanno richiesta. Ma ovviamente gli stessi soci si chiedono, e lo facciamo anche noi, a che servono, allora, i bagni che si trovano a due passi. Chiediamo all’amministrazione comunale di verificare la situazione e di adottare gli accorgimenti opportuni. Non va bene, ancora oggi, sentirsi dire che, in una zona densamente popolata di visitatori come quella di Ibla, ci sono i bagni pubblici che non funzionano. E’ un disservizio per nulla ammissibile”.

Comunicato stampa

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